Anonimo

chiede:

Salve. Mi chiamo Annalisa e ho 28 anni. Aspettavo la mia prima bimba quando purtroppo nella visita morfologica hanno diagnosticato in ridotto liquido amniotico + un ritardo di crescita. La mia bimba aveva tutti i valori inferiori al 5 percentile. Non sono qui ad esprimere tutto il dramma vissuto… Praticamente alla 23 settimana c’è stata la morte in utero + aborto terapeutico. La diagnosi preliminare che ci hanno dato è stato ritardo di crescita dovuto ad un insufficienza placentare. Volevo chiederVi: quest’insufficienza placentare potrebbe ripresentarsi nuovamente in una futura gravidanza? Ci sono delle cure da fare? Dei particolari controlli? Grazie mille.

Cara Annalisa, mi dispiace veramente per la brutta esperienza che ha dovuto vivere.
Un ritardo di crescita causato da insufficienza placentare in genere si verifica in un periodo maggiormente tardivo… Anche se non è impossibile riscontrarlo anche all’epoca dell’ecografia morfologica.
Sarebbe opportuno quindi cercare di capire meglio le cause… Valutando la biometria retrospettivamente sin dalle prime settimane, ed eventualmente in base a reperti istologici e autoptici del feto e della placenta.
Le insufficienze placentari possono essere causate da moltissimo fattori, e alle volte non si riesce a trovare una causa.
In genere però malfunzionamenti placentari si verificano in caso di turbe coagulative materne svelabili dosando i fattori genici della coagulazione, di condizioni autoimmunitarie o reumatologiche (compreso il lupus anticoagulante) ed in presenza di eventuali condizioni croniche materne.
Esegua una valutazione internistica completa.
Nel caso in cui si evidenziasse qualche condizione patologica, in buona parte dei casi si può fronteggiare con idonea terapia. In caso contrario, e alla luce dei risultati di eventuali indagini fetali alle quali accennavo all’inizio, si potrà anche decidere di utilizzare qualche presidio terapeutico precauzionale.
Tenga conto anche che spesso, una gravidanza non procede regolarmente o per motivi occasionali oppure per cause sconosciute.
Basandomi sulla esperienza personale di casi come il suo, posso dirle che la maggior parte delle pazienti hanno avuto successive gravidanze con normale evoluzione.
Esegua però se vuole e per completezza, le valutazioni alle quali accennavo.
Un saluto

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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  • Ginecologo