Anonimo

chiede:

Gent.mi Dottori, vorrei anch’io complimentarvi con voi per
l’aiuto
on-line che fornite a noi giovani mamme su dubbi estemporanei che molto
spesso ci assalgono, e che voi riuscite sempre a chiarire.
Vengo al mio di dubbio: dopo quasi un anno di tentativi sono in attesa.
Ho
avuto il mio ultimo ciclo mestruale il 4 agosto 2004, quindi dovrei
essere
al secondo mese di gravidanza; solo che dalla prima eco
transvaginale
si vedeva la formazione della sacca, della camera gestazionale ma
nessuna
traccia dell’embrione. Mi hanno così diagnosticato una gravidanza
ritardata, con la seconda eco transvaginale è andata meglio, infatti era
evidente
l’attività cardiaca e il feto era di 4.4mm. Oggi 6/10/04 ho fatto la mia
prima visita ginecologica presso il consultorio della mia città ed ho
eseguito una nuova eco, questa volta addominale, visto che non c’era
possibilità per la trans. Da quest’ultima è risultato la formazione
della
camera gestazionale ma nessuna traccia di attività cardiaca e hanno di
nuovo ribadito che la mia è una gravidanza iniziata in ritardo e che
procede
lentamente. Mi scusi ma tutto questo che significa? Quali problemi
potrebbero esserci in caso di concepimento ritardato? E soprattutto se
la
gravidanza procede “lentamente” possono esserci probabilità di aborto?
Tutto ciò è stato confermato dall’esame della beta hcg che inizialmente
di
6000 c.a nel giro di 10gg sono passate a 9900 c.a. Grazie
anticipatamente
per l’eventuale risposta.

Gentile Bea’74,
la definizione di “gravidanza ritardata” suona un po’ male. Ammettiamo
invece che la gravidanza possa essere iniziata non quando si calcola con
l’ultima mestruazione, ma una o più settimane più tardi. Quindi ritardato è
il giorno del concepimento, non la gravidanza stessa. Vale a dire che, se la
gravidanza inizia per esempio 2 settimane dopo il presunto giorno
dell’ovulazione, ma perché in effetti l’ovulazione stessa avviene 2
settimane dopo, noi troveremo sempre una discrepanza di due settimane, che è
particolarmente evidente nel primo trimestre. Lei non specifica le date dei
controlli precedenti e quindi è difficile ricostruire quanto ci racconta.
Posso sperare che dopo la transvaginale, che è più efficace nell’evidenziare
un piccolo embrione, siano trascorsi solo pochi giorni, troppo pochi perché
le stesse osservazioni siano evidenti con un’ecografia transaddominale.
L’incremento della beta è un buon segno. Quello che le consiglio è di
evitare controlli troppo ravvicinati, di lasciar passare almeno una
settimana e di ripetere l’ecografia transvaginale. Se, come le auguro,
l’embrione c’è con la sua regolare attività cardiaca, per favore non
controlli più per almeno un mese, potendo considerare la sua gravidanza del
tutto fisiologica e non “ritardata”. Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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  • Ginecologo