Buongiorno, mia figlia di 4 anni e mezzo vorrebbe stare solo con il papà. Mi sono separata da circa 2 anni, quando lei aveva 1 anno e mezzo (ora ne ha 4 e mezzo) e da un paio di anni vuole stare solo con suo padre. Premetto che sono rimasta nella stessa casa coniugale mentre il mio ex marito è tornato a vivere dai suoi genitori, che la nostra bimba adora. Adora anche le cugine, gli zii, gli amici del papà con cui è stata sempre a contatto e che io, dopo la separazione dal padre, non ho più visto.
Purtroppo questo stesso ambiente da me non lo ritrova: in casa mia vengono solo i nonni e, talvolta il mio compagno, che ha conosciuto. Ma il discorso parenti, amici ed amichetti da me non sussiste. È capitato che andassimo a dormire a casa del mio compagno, senza obbligarla, ma chiedendole in anticipo se poteva essere una cosa piacevole per lei. Apparentemente l’ho sempre vista serena e contenta. Dico apparentemente perché al padre, invece, dice che non vuole che la mamma stia con lui e che anche lei non vuole stare con lui.
A questo si aggiunge il fatto che quando sta con me mi dice sempre che vorrebbe essere con il padre, che vorrebbe andasse lui a prenderla all’asilo e non io, che vorrebbe dormire con lui e non con me. Dalle sue parole si evince che considera “casa” quella del papà e non la nostra. Il 99% delle chiamate avute col papà inizia sempre con un “papà mi vieni a prendere”? Mentre quando la situazione è al contrario, con me non vuole nemmeno parlare al telefono: parla con chiunque le sta attorno, canta, balla, corre e fa di tutto pur di non rivolgermi la parola.
Qualche mese fa, il mio ex marito e io siamo andati assieme dalla psicologa per capire la maniera più corretta in cui dovevamo comportarci, ma non è cambiato nulla. I consigli erano quelli di non dare adito alle richieste della bambina, cercando di distrarla e cambiando discorso poiché erano solo capricci, dato che dalla mamma non vi era nessun pericolo evidente tale per cui non poteva starci. Abbiamo anche iniziato a farle incollare delle stelline sul calendario ogni qualvolta, nel corso della telefonata, lei non avrebbe pianto e fosse rimasta contenta nell’aver sentito l’altro genitore. Purtroppo nessuna di queste cose ha dato i frutti sperati.
Il mio ex marito è convinto che la soluzione ottimale sarebbe quella di far scegliere alla nostra bimba quando e quanto stare con mamma o papà, senza costrizioni di giorni ed orari prestabiliti. Io, invece, non ne sono convinta, per molteplici motivi: la tenera età di nostra figlia, la mancanza di stabilità, la mancanza di regole, l’impatto futuristico di questo suo “decidere” a soli 4 anni e mezzo, il non potersi organizzare e vivere sempre nell’attesa di questa sua decisione ecc. Potrebbe davvero essere una strada percorribile?