Anonimo

chiede:

Salve, sono una donna di 34 anni e dopo un tentativo fallito di iui, mi
ritrovo a cercarne i validi motivi, sola, senza il supporto di un
ginecologo/a che risponda alle mie perplessità. Mi rivolgo dunque a voi
con la speranza di avere una risposta a tutte le mie domande, la iui è
costosa, senza parlare di medicinali, visite e quant’altro, non vorrei
spendere un capitale e ritrovarmi poi con un pugno di mosche in mano e
soprattutto senza un perchè. La domanda è questa: a febbraio feci le prime
analisi, beta estradiolo e progesterone erano rispettivamente 960 pmoli e
42,3 nmoli, fase luteinica, a marzo la clinica mi ha richiesto solo
l’estradiolo che era di 309 pmoli il 2° giorno di ciclo mestruale, a
ottobre inizio il puregon e il 6° giorno di ciclo ho l’estradiolo a 64
pg/mL e il progesterone a 0,3 ng/mL, dopo 7 giorni l’estradiolo sale a 455
pg/mL mentre il progesterone rimane ad un flebile 0,5 ng/mL, hanno vouto
comunque fare la iui, anche se un follicolo (il più grande era di 18 mm)
era schiacciato. Ora vorrei sapere come mai il mio progesterone è così
basso, è possibile fare delle cure prima dell’inseminazione? come maihanno
voluto comunque fare la iui? Le chiedo questo perché non ho avuto risposte
dalla clinica. Grazie,

Gentile Francesca,
premetto che la IUI è una tecnica con percentuali di successo per ogni tentativo abbastanza basse (circa il 15%), da quello che mi scrive non credo che la causa del fallimento siano i valori di progesterone, in quanto quelli da lei riportati sono normali nella fase follicolare, mentre si alzano dopo l’ovulazione, cioè in fase luteinica. In sostanza non credo che la causa del fallimento della IUI siano stati i valori di progesterone che ritengo nei limiti di norma. Cordiali saluti

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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