Anonima

chiede:

Gentili Dottori,
sono una ragazza di 35 anni e a fine gennaio ho subito un TC d’urgenza alla 26 settimana causa distacco di placenta per preclampsia. La mia bimba pesava solo 440 gr. e dopo qualche ora è deceduta.
Tralasciando il mio stato d’animo, in questo momento vorrei solo un Vs. parere su quello che è successo. Era la mia terza gravidanza: I gravidanza senza alcun tipo di problema conclusa nel 2012 con tc alla 39 per presentazione podalica kg. 2600 maschio, la II conclusasi alla 9 settimana per assenza di battito nel 2014.
Questa gravidanza è iniziata con diverse minacce di aborto nel primo trimestre (curate con riposo, progesterone e spasmex). CRL 41mm a 11+1 e 44mm a 11+4.
Ho effettuato il prenatal test tutto ok e eseguito premorfologica alla 17+6 dove l’ecografista presuppone un ritardo nel concepimento considerando che la biometria corrispondeva a 16+4 e quindi vengo ridatata. Tutti i valori erano al di sotto del 5° percentile, solo il BDP al 38°percentile. IR sx 0,82 senza notch IR dx 0,67 senza notch placenta posteriore omogenea regolare liquido ok. Anatomia fetale ok.
La settimana di ritardo viene confermata anche dalla visita presso la mia ginecologa alla 20° (e quindi 19°) ma sempre con una sproporzione tra AC e FL rispetto al BDP unico valore che corrisponde all’epoca di amenorrea.
Ulteriore eco morfologica alla 23+3 (ex 24+3) mostra una biometria corrispondente a 21+5, flussimetria alterata IR sx 0,82 PI 2,10 con notch IR dx 0,68 con notch IP 1.32 placenta post. omogenea regolare liquido ok.
Mi viene prospettato solo un rischio di gestosi al 30% e mi viene suggerito di controllare la pressione una volta a settimana senza nessun tipo di allarmismo e successivo controllo alla 26. Nel frattempo sento la ginecologa che mi prescrive diverse analisi ematiche e delle urine e di misurare la pressione. Alla prima misurazione di 130/90 mi prescrive aldomet 250 una volta al dì. So solo che dopo qualche gg. ho partorito con pressione che ha avuto un unico picco di 110/170 poi scesa con farmaci in ospedale.
Adesso mi chiedo se poteva già essere diagnosticata l’insufficienza placentare durante la premorfologica o anche durante la visita alla 20° settimana? Potevano essere messe in atto delle terapie, magari controlli…
Inoltre, nel corso della 19° settimana ho iniziato con contrazioni molto frequenti che la mia ginecologa ha ritenuto opportuno curare con compresse DAV 2 volte al dì. La pressione fino alla 20° era nella norma. All’esame istologico la placenta di 8 cm. di diametro presentava aerea di necrosi e depositi di fibrina oltre ad una estesa emorragia (ematoma retroplacentare).
Grazie per l’attenzione.

Quando giungono richieste di questo tipo, rispondo sempre che questo tipo di servizio che offriamo, non deve essere utilizzato per chiederci un giudizio sull’operato dei vostri medici, i quali conoscendo il caso clinico e soprattutto avendo potuto visitarvi, sono i soli che possono esprimere un parere attendibile.
Se ha dei dubbi, deve chiedere una vera e propria consulenza ad uno specialista ginecologo di provata esperienza, sottoporgli tutta la documentazione, perchè possa esprimere un parere scientificamente motivato e non nella convinzione a priori che vi siano stati degli errori.
Giusto come sensazione a naso, da quello che ha descritto, i segni di pericolo sono stati riconosciuti eccome, e infatti è stata sottoposta a multipli controlli ravvicinati. Non mi sembra affatto che sia stata trascurata. Purtroppo le complicazioni avvengono anche a dispetto dei più accurati controlli, e non sempre si può fare qualcosa per evitare un epilogo spiacevole. Mi dispiace.
Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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