Anonimo

chiede:

Salve, sono incinta di quasi 25 settimane, a 18 la dottoressa mi ha trovato una cervicometria di 39 mm, per poi arrivare a 35 mm a 22 settimane con utero leggermente dilatato all’esterno; dopo una cura con Lentogest e Progeffik e riposo al pronto soccorso mi hanno riscontrato un utero conservato e cervicometria 40 mm. In ospedale sono andata perché lamentavo dolori alla schiena nella zona centrale e nella zona lombare, ma non hanno saputo darmi una risposta del perché di questi sintomi, mi hanno di nuovo prescritto Lentogest e consigliato comunque il riposo. La mia domanda è: il problema potrebbe ripresentarsi nuovamente, o il pericolo è scongiurato? I dolori potrebbero essere segnali di contrazioni?

Buonasera, una cervicometria di 35-40 mm è da considerarsi normale e pertanto non mi allarmerei. Data l’evoluzione attuale del suo caso più che contrazioni probabilmente si è trattato di dolori lombosacrali da ascrivere a lombosciatalgia da compressione, che è molto frequente in gravidanza. In presenza di vere contrazioni quello che si verifica è una riduzione in breve tempo della cervicometria dimostrata ecograficamente e dalla presenza generalmente di contrazioni sul tracciato (a volte non è possibile evidenziarle però). Pertanto al momento non sono sicuro che nel suo caso ci sia stata una vera e propria minaccia di parto prematuro. Allo stesso tempo non potrei escluderlo. Stia tranquilla e si affidi al suo medico. Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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