Salve, mia figlia è legatissima agli oggetti. Ha due anni e mezzo e non mi fa buttare via niente, anche qualora si tratti di giocattoli rotti. Sembra quasi morbosa e non capisco perché. Come posso farle capire che, in fin dei conti, gli oggetti non sono così importanti?
"Mia figlia non vuole buttare via niente: perché?"
Buongiorno signora, gli oggetti per un bambino, specialmente di questa età, hanno un valore fondamentale! Per capirne l’importanza occorre fare un passo indietro, e ripensare alla bambina quando era neonata. In quel tempo il rapporto con la mamma era esclusivo e intenso, ma progressivamente la piccola ha dovuto imparare a sopportare l’assenza della mamma (ed è questo ciò che le ha permesso di crescere) e ha avuto la necessità di “sostituirla” con uno o più oggetti sui quali compie un investimento affettivo connotato da tenacia e trasporto. Ciò che viene definita morbosità è in realtà la maniera, sanissima, con cui la bimba controlla una porzione di realtà: il giocattolo è mio e me ne occupo io! Inoltre l’investimento sull’oggetto permette ai bambini di pacificarsi laddove i genitori si assentino, perché l’affetto rivolto all’oggetto ha come matrice l’amore primordiale per la mamma, e in questo frangente è il suo sostituto. Il pediatra Donald Winnicott li definisce “oggetti transizionali”, e attribuisce loro la straordinaria funzione di collocarsi fra il bambino e la realtà esterna: grazie all’oggetto il bambino inizia ad esplorare, a stimolare la creatività e perpetrare operazioni mentali, senza che si senta angosciato se è al Nido o dai nonni. Dunque, rispettiamo gli oggetti della bimba, e valorizziamone con lei l’importanza!
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Psicologo