Anonimo

chiede:

Salve dottore, ho avuto tre aborti in due anni: che esami posso fare per capire se c’è qualcosa che non va? Ho 35 anni. La ringrazio

Dott. Giulio Lanzi

risponde:

Buongiorno signora, dopo tre aborti spontanei consecutivi, è naturale voler capire se ci sia una causa sottostante. È importante sottolineare che non posso consigliare esami specifici senza conoscere a fondo la storia clinica individuale e valutare il quadro completo. Tuttavia, negli ambulatori dedicati alla poliabortività, esistono accertamenti standard che aiutano a indagare le cause più comuni. Ecco quelli che di solito vengono richiesti:

  • Cariotipo dei genitori per rilevare anomalie cromosomiche ereditarie.
  • Ecografia transvaginale 3D, isteroscopia per individuare malformazioni uterine, setti, polipi o sinechie.
  • Ricerca di fattori come mutazione MTHFR, fattore V di Leiden, protrombina G20210A, anticorpi antifosfolipidi (LAC, anticardiolipina, anti-β2-glicoproteina).
  • Dosaggi ormonali (TSH, prolattina, progesterone, insulinemia) per escludere disfunzioni tiroidee, luteali o sindromi metaboliche.
  • Ricerca di infezioni croniche o recidivanti che possano interferire con l’impianto o lo sviluppo embrionale (es. clamidia, micoplasma, ureaplasma).

Questi esami permettono di individuare fattori potenzialmente trattabili. Affidarsi a un centro specializzato aiuta a ricevere una valutazione personalizzata e a pianificare eventuali interventi o trattamenti mirati, aumentando le possibilità di portare avanti una gravidanza sana.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo

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