Attribuito principalmente ai bambini nati il 25 dicembre, Natale è uno dei nomi nati in ambiente cristiano più vecchi; deriva dal latino dies natalis (“giorno della nascita”, da nasci, “nascere”), e in origine faceva riferimento al martirio di Gesù, inteso come sua “nascita” nella vita eterna; dal IV secolo però il significato del termine si è spostato, andando a indicare il giorno della sua nascita (il Natale appunto), e così è rimasto fino a oggi.

Ben diffuso in tutta la penisola italiana, negli ultimi anni il nome è parso in leggero calo. Nel 2020 sono infatti stati 25 i bambini così chiamati. Tra le varianti figurano l’ipocoristico Natalino o la forma francese, Noel o Noël.

Come detto, è piuttosto facile intuire che l’onomastico venga celebrato il 25 dicembre, giorno della commemorazione della nascita di Gesù, ma ci sono anche altri santi e beati che portano questo nome e che vengono ricordati nel corso dell’anno, ad esempio il 21 febbraio, beato Natale Pinot, martire ad Angers; il 13 maggio, san Natale, arcivescovo di Milano; il 17 agosto, beato Natale Ilario Le Conte, uno dei martiri dei pontoni di Rochefort; il 21 agosto, san Natale, venerato a Casale Monferrato, e infine l’8 dicembre (o 16 marzo), san Natale Chabanel, sacerdote gesuita, martire in Canada.

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