Matteo è da sempre uno dei nomi più diffusi in tutto il nostro Paese e, a dispetto del lieve calo registrato durante gli ultimi anni, è ancora scelto molto spesso dai genitori residenti in Italia, dati Istat alla mano.

La sua origine è ebraica, in particolare dal nome מַתִּתְיָהוּ (Mattityahu), composto dai termini matath (“dono”) e Yah (abbreviazione di “YHWH”, il tetragramma che indica il nome ebraico di Dio), che pertanto può essere tradotto come “dono di YHWH”, ovvero “dono di Dio”.

Latinizzato nella forma Matthaeus, sulla base dell’adattamento greco Ματθαίος (Matthaios), Matteo condivide la stessa origine dei nomi Mattia (un altro nome estremamente diffuso in Italia), Maffeo e Mazzeo.

L’onomastico si celebra il 21 settembre per i cattolici, mentre gli ortodossi lo festeggiano il 16 novembre, in ricordo di San Matteo, apostolo ed evangelista.

Proprio Matteo, infatti, era il nome dei quattro evangelisti nonché di uno dei dodici apostoli, e sicuramente la cultura biblica ha avuto il suo peso specifico nella diffusione del nome. Alcune varianti includono l’inglese Matthew, il francese Mathieu, il tedesco Mattäus e lo spagnolo Mateo.

Come detto è uno dei nomi più comuni per i bambini in Italia, anche se negli ultimi vent’anni ha subito una leggera flessione, passando dagli oltre 8 mila Matteo del 1999 ai 3407 del 2019. Il nome rappresenta comunque l’1,59% del totale.

 

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  • Bambino (1-6 anni)