Gennaro rientra sicuramente tra i nomi classici italiani e, anche se negli ultimi anni sempre meno bambini si chiamano così, rimane comunque uno dei nomi più diffusi, soprattutto nel Sud Italia.

A dispetto di quanto si possa pensare, però, non è un nome esclusivamente italiano, avendo varianti praticamente in tutte le lingue, dall’aragonese Chenari fino al Januarius usato soprattutto nei Paesi nordici.

Il nome ha però sicuramente una derivazione latina, traendo origine da Ianuarius, che significa, com’è piuttosto facile intuire, “gennaio; lo stesso mese, del resto, a sua volta trae il proprio nome dal dio italico Giano (in latino Ianus).

In base alla derivazione il signfiicato del nome può essere interpretato sia come “nato a gennaio”, “di gennaio” che con “dedicato a Giano”. Va detto, però, che in passato il nome era generalmente attribuito proprio ai bambini nati a gennaio, che nel calendario romano corrispondeva all’undicesimo mese.

Come detto è fra i nomi più diffusi nella parte meridionale della penisola, in particolar modo in Campania, con una concentrazione piuttosto ampia a Napoli e dintorni; basti pensare che un terzo del totale dei Gennaro italiani risiede proprio lì. Sappiamo, peraltro, che San Gennaro è il patrono della città, e proprio per questo santo l’onomastico del nome si celebra il 19 settembre.

Esiste anche una variante femminile inglese, January (in realtà utilizzabile anche al maschile), che però sembrerebbe essere più dovuta al cognome omonimo, derivante dalla città di Genova, profondamente legata al culto del dio Giano, come testimonia anche il suo nome antico, Ianua.

Il nome Gennaro ha subito una leggera flessione nel 2019, ma sono comunque ancora 297 i bambini cui è stato attribuito in Italia.

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  • Bambino (1-6 anni)