Il contatto con la natura è un’esperienza formativa fondamentale. Purtroppo, però, è sempre più difficile trovare spazi e modi per aiutare i piccoli a familiarizzare con il territorio e i suoi abitanti.

In questo ci vengono in aiuto le fattorie didattiche, luoghi di apprendimento unici che attraverso l’esperienza diretta insegnano ai bambini il rispetto per il Pianeta.

Cosa sono le fattorie didattiche

Una fattoria didattica, spiega la Treccani, è una

azienda agricola che accoglie gruppi scolastici per far conoscere la vita degli animali domestici, il lavoro in campagna e l’origine dei prodotti agroalimentari, stimolando negli studenti lo spirito critico e l’interesse per le attività rurali.

Sebbene di fattorie didattiche si sia iniziato a parlare molto negli ultimi anni, questo tipo di strutture è nato oltre un secolo fa in Europa e negli Usa, anche se la prima realtà italiana risale alla fine degli anni ’90 quando, nel 1997, sono iniziate a nascere le prime aziende italiane, presentate proprio quell’anno al Meeting Agriscuola, organizzato da Alimos e a cui ha partecipato la Federazione Europea delle City Farms, nata del 1990 per unire le diverse esperienze europee.

Le attività e i servizi delle fattorie didattiche

Nelle fattorie didattiche vengono svolte tutta una serie di attività pensate per avvicinare i bambini alla natura e agli animali. Ogni fattoria ha un piano didattico personalizzato elaborato rispettando i requisiti fondamentale decisi a livello regionale, ma i servizi offerti generalmente possono comprendere attività come:

  • raccogliere frutta e verdura del territorio,
  • raccogliere miele o uova;
  • mungere le mucche;
  • nutrire gli animali.

Ci sono poi tutta una serie di attività e laboratori che variano a seconda del territorio, come percorsi botanici e olfattivi, laboratori sensoriali di educazione al gusto o viaggi alla riscoperta di antichi mestieri o della storia e della vita contadina.

È possibile anche organizzare delle iniziative di concerto con la scuola, prevedendo una serie di attività formative che vengono inserite nel Piano dell’Offerta Formativa (POF), individuando un obiettivo formativo da raggiungere attraverso attività e laboratori svolti in fattoria.

Alla base di queste attività, spiega il sito fattoriedidattiche.net, ci sono tre idee fondamentali:

  1. Pedagogia attiva – “imparare facendo”
    La fattoria propone laboratori per permettere attività pratiche o esperienze dirette.
  2. Il contatto con i viventi
    La fattoria propone occasioni di contatto con animali e piante nel loro ambiente naturale.
  3. Luogo di vita, d’incontro, di formazione, di emozione
    L’incontro tra agricoltori e visitatori si pone l’obiettivo di arricchire, lasciare un ricordo, un’emozione, una conoscenza, indurre un cambiamento reciproco.

I benefici per i bambini

Le attività delle fattorie didattiche, quindi, presuppongono un apprendimento attivo basato sul contatto con gli animali e la terra. Questo ha moltissimi benefici per i bambini, che possono imparare divertendosi non solo tutta una serie di informazioni sulla vita e i ritmi della campagna, ma anche capire da dove viene parte del cibo che mangiano e l’importanza della territorialità e della stagionalità.

A questo si unisce la sensibilizzazione sul tema ambientale e sull’importanza di adottare comportamenti e abitudini sostenibili per tutti gli abitanti del Pianeta, non solo gli umani.

I requisiti per diventare fattoria didattica

Per diventare fattoria didattica, ci sono alcuni requisiti di qualità che devono essere rispettati. Un’azienda che voglia diventarli, infatti, spiega ancora Fattorie Didattiche deve essere:

  • ecocompatibile perché adotta sistemi di produzione biologica o integrata o produzioni tipiche di qualità;
  • accogliente perché dispone anche di un luogo di accoglienza coperto e riscaldato per la realizzazione delle attività didattiche in caso di maltempo e in tutti i periodi dell’anno;
  • attrezzata perché ospita grazie agli arredi indispensabili per realizzare le attività, servizi igienici riservati agli ospiti, adeguata pulizia;
  • educativa perché ha predisposto percorsi didattici “attivi” sull’educazione ambientale, alimentare, al gusto e alla ruralità, realizzabili in funzione dell’età dell’utente;
  • sicura perché rispetta le norme sanitarie e di sicurezza vigenti, ha limitazioni d’accesso o segnalazioni di pericolo dove opportune e un’assicurazione di responsabilità civile che includa i rischi di intossicazione alimentare.

A livello legislativo non ci sono regolamentazioni a livello nazionale, ma sono le Regioni ad aver elaborato normative specifiche e aver definito i criteri e, in alcuni casi, ad aver creato degli albi appositi. Diverse regioni, infatti, hanno approvato normative per l’accreditamento delle fattorie didattiche, prevedendo dei requisiti da rispettare in materia di sicurezza, formazione, competenza degli operatori e impostazione pedagogica.

Più in generale, si può fare riferimento ad alcuni articoli di leggi nazionali, in particolare:

  • Art. 1 del Decreto legislativo n.228/2001 “Orientamento e Modernizzazione del Settore agricolo” in cui viene ridefinita la figura dell’imprenditore agricolo come “chi esercita un’attività diretta alla coltivazione del fondo, silvicoltura, allevamento di animali e attività connesse… ivi comprese le attività di valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e forestale, ovvero di ricezione ed ospitalità come definite dalla legge.”
  • Art. 2 della Legge n.350/2003 in cui si afferma che l’attività didattica non è più prerogativa esclusiva delle aziende agrituristiche, ma può essere esercitata anche da una semplice azienda agricola.
  • Art. 2 della Legge n.96/2006 sull’Agriturismo in cui è riportato che le attività didattiche svolte in azienda, ma anche al di fuori dei beni fondiari, rientrano esplicitamente tra le attività riconducibili all’agriturismo.

Le migliori fattorie didattiche in Italia

Oggi in Italia sono circa 3.200 le fattorie didattiche accreditate in Italia, ma a causa della mancanza di un coordinamento a livello nazionale la situazione varia sensibilmente da regione a regione.

Sul sito Fattorie Didattiche è possibile trovare l’elenco completo diviso per regione, noi ve ne suggeriamo 4, in altrettante Regioni scendendo da nord a sud.

Albero degli Alberi, Veneto

Il Veneto ospita moltissime fattorie didattiche, oltre 300: tra queste, vi suggeriamo l’Albero degli Alberi di Seren del Grappa, dove grandi e piccini possono entrare in contatto con la vita di montagna. Non solo qui è possibile imparate tutto sulle api e il miele, ma l’azienda è raggiungibile attraverso un sentiero che permette di imparare tutto sul territorio circostante e sul ruscello che lo attraversa.

La Girandola, Toscana

Quando di pensa a fattorie e campagna, la Toscana è una delle regioni che ci viene subito in mente. Qui, a Orbetello, nel cuore della Maremma, si trovano i 16 ettari di terreno – coltivati esclusivamente a cotivazioni biologiche – che ospitano La Girandola. Questa fattoria didattica insegna ai bambini i cicli della natura e la tutela della biodiversità: l’azienda, infatti, fa parte del progetto Coltivatori Custodi, che si batte per la tutela e la diffusione delle varianti ortofrutticole che stanno scomparendo.

Fattoria di Valentino, Lazio

Spesso, quello che ci manca per passare il tempo nella natura come vorremmo è il tempo. Se siete di corsa e non potete allontanarvi troppo dalla città, quella di Valentino è la fattoria didattica che fa per voi. A Marino, a pochissimi chilometri da Roma, vi permetterà di staccare dal caos della Capitale immergendovi nei ritmi della campagna. Qui, i bambini potranno incontrare tantissimi animali e addirittura fare un giro dell’azienda a bordo del Treno Nino.

Masseria Salecchia, Puglia

A Bovino, in provincia di Foggia, si trova questa azienda agricola zootecnica biocompatibile e forestale, dove i bambini possono conoscere i prodotti del territorio, e come prendersene cura, grazie vivendo l’“Esperienza da contadino”. Non solo si prenderanno cura degli animali e pascoleranno le pecore assieme al pastore, ma scopriranno i segreti della produzione casearia, della coltivazione biologica dei campi e di come funzionano semine e potature, ma conosceranno anche la raccolta di pere, mele ed erbe officinali, il taglio della legna e la raccolta delle olive.

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Categorie

  • Bambino (1-6 anni)