
Il metodo Montessori è conosciuto in tutto il mondo per bambini in età scolare, pochi sanno che, in realtà, propone molte attività anche per i ...
L'orto didattico permette ai bambini di stare a contatto con la natura. Ecco perché è amato e ricco di benefici: vediamo come realizzarlo.
Che il giardinaggio sia un’attività solo per adulti è solo un luogo comune. La cura dell’orto e del giardino, come insegna Maria Montessori, è il modo più adatto, per bambini e ragazzi, di scoprire le proprie potenzialità e diventare più motivati e indipendenti.
L’orto didattico è una realtà sempre più diffusa in numerose realtà e scuole italiane. Sin dalla scuola dell’infanzia, molti istituti lo hanno inserito nella loro offerta formativa, come ambiente di apprendimento efficace e stimolante per i più piccoli. Non serve avere un giardino enorme, basta un piccolo pezzo di terra, dove i bambini imparano a coltivare ortaggi e piantare semi, per poi vederli diventare piante.
Qui si impara dall’osservazione attenta della natura, che diventa la vera maestra. I bambini svolgono attività manuali gratificanti, perché sentono di fare qualcosa di importante e utile. Come già aveva intuito la Montessori, sin da piccoli i bambini custodiscono dentro di sé il senso del lavoro; il compito di educatori e genitori è di risvegliarlo.
Piano piano imparano a riconoscere le diverse piante e i diversi frutti, a osservarne la crescita. Fin dalla tenera età imparano ad assumersi una responsabilità in merito a un piccolo compito. E soprattutto, i bambini amano scoprire il mondo della natura e fare esperienze concrete insieme. Con l’orto didattico, il divertimento è assicurato.
Il metodo Montessori è conosciuto in tutto il mondo per bambini in età scolare, pochi sanno che, in realtà, propone molte attività anche per i ...
Creare un orto didattico è più semplice di quanto non si possa immaginare, e si può fare sia a scuola sia a casa. L’unica cosa da avere a disposizione è un piccolo giardino, o anche solo un’aiuola; chi non vive in campagna può usare il terrazzo o anche solo un balconcino, oppure sfruttare lo spazio condominiale, in cui mettere dei contenitori, vasi o cassette da destinare alle diverse colture. Ecco i passaggi fondamentali per dare vita a un orto didattico.
Prendersi cura dell’orto è l’aspetto più importante, anche per i bambini, che ne trarranno una lezione di vita. Per poter vedere i frutti di un lavoro, bisogna dedicargli tempo. Lo stesso avviene con la natura: è importante coinvolgere i bambini, portarli con sé a vedere l’orto e i suoi cambiamenti; insegnare loro come toccare la terra e capire quando è il momento di annaffiare le diverse piante; far vedere quali sono le erbacce da tirare via; mostrare loro quando finalmente è arrivato il momento per raccogliere un frutto.
L’introduzione di attività di giardinaggio fin dalla scuola dell’infanzia offre svariati benefici ai bambini. Innanzitutto il divertimento: i bambini amano stare a contatto con la natura, giocare con fiori e piante, e letteralmente “sporcarsi le mani“.
In secondo luogo, il giardino offre un’infinità di stimoli per i più piccoli; è il luogo ideale per sviluppare i cinque sensi. Qui, infatti, i bambini crescono abituandosi ai suoni, ai colori e agli odori della natura; possono toccare e sentire il frutto del loro lavoro, e accrescere la curiosità.
Inoltre, i bambini acquisiscono competenze importanti, perché aumentano la fiducia in se stessi e l’autostima. Aumentano il senso di responsabilità prendendosi cura di una piantina giorno per giorno. L’orto didattico è un toccasana per lo sviluppo motorio, perché i bambini muovendosi fanno attività fisica.
Sviluppano il senso del tatto perché imparano le differenze tra varie consistenze, pesi e malleabilità dei materiali. Ma la cosa più importante è imparare il valore della condivisione, imparando a stare insieme e a lavorare insieme; con gli amici, e in famiglia.
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