La nascita di un figlio porta con sé tante attese e progetti già durante la gravidanza. Spesso però a risentirne sono anche le tasche dei futuri genitori, che possono arrivare a spendere centinaia di euro già prima della nascita, tra controlli sanitari e acquisti per il nuovo bimbo.

Ma esiste un modo per tagliare le spese e risparmiare sugli esami della gravidanza? Sì, perché il Servizio Sanitario Nazionale consente di effettuare diversi esami gratuiti in gravidanza, alcuni addirittura prima del concepimento. Vediamo quali sono e come richiederli.

Gli esami gratuiti in gravidanza

L’elenco delle prestazioni gratuite in gravidanza si trova nel Decreto sui Livelli essenziali di assistenza (Lea) del 12 gennaio 2017, che è andato a sostituire e integrare il precedente Decreto ministeriale del 10 settembre 1998.

La donna ha diritto a visite periodiche ostetrico-ginecologiche, ai corsi di accompagnamento alla nascita (training prenatale) e all’assistenza al puerperio. Il Sistema sanitario nazionale garantisce anche un colloquio psicologico in caso di disagio emotivo in gravidanza.

Nei casi di minaccia d’aborto le prestazioni specialistiche ambulatoriali per monitorare la gravidanza sono gratuite; mentre nel caso di patologie che possono compromettere la salute della mamma o del feto sono gratuite anche le prestazioni specialistiche per monitorare la patologia. Il medico deve indicare nella ricetta le condizioni patologiche col codice M50.

Le prestazioni relative alla diagnosi prenatale invasiva in gravidanza in specifiche condizioni di rischio per il feto vengono prescritte dallo specialista o dal genetista medico ed eseguite nelle strutture individuate dalle Regioni. Anche in questo caso il codice sarà M50.

È molto importante ricordare che l’esenzione per gravidanza è indipendente dal reddito. Qualunque donna incinta può farne richiesta. Vediamo ora quali sono gli esami gratuiti previsti trimestre per trimestre.

Primo trimestre

Nel primo trimestre di gravidanza sono offerte molte importanti prestazioni:

  • visita ginecologica/ostetrica per pianificare l’assistenza alla gravidanza e ricevere adeguato supporto informativo;
  • esami del sangue che stabiliscono il gruppo sanguigno e il fattore Rh, l’eventuale presenza di anemia o altre malattie;
  • esame delle urine per verificare la funzionalità renale ed esame colturale delle urine per poter identificare eventuali infezioni renali causa di possibili complicazioni in gravidanza;
  • Pap test per donne di età superiore ai 24 anni che non lo hanno eseguito negli ultimi 3 anni;
  • ecografia per datare la gravidanza;
  • test combinato con un prelievo di sangue materno e translucenza nucale (un’ecografia che identifica la presenza nel feto di anomalie cromosomiche), volti alla diagnosi prenatale.

L’amniocentesi e la villocentesi sono gratuite per le donne che presentano un rischio aumentato, rilevato attraverso il test combinato o dovuto a condizioni familiari.

Secondo trimestre

Durante il secondo trimestre (compreso tra la quattordicesima e la ventisettesima settimana e sei giorni) sono previste le seguenti prestazioni gratuite:

  • visita medica/ostetrica per informare sui risultati degli esami del primo trimestre;
  • tritest per identificare il rischio di anomalie per quelle donne che non hanno effettuato lo screening del primo trimestre;
  • emocromo per controllare l’eventuale presenza di malattie pericolose in gravidanza (come la rosolia o la toxoplasmosi);
  • ecografia ostetrica per controllare gli organi e la crescita fetale;
  • esami del sangue e delle urine;
  • test della glicemia (da effettuare al quarto e al sesto mese di gravidanza) per le future mamme a rischio diabete.

Terzo trimestre

Durante il terzo trimestre (compreso tra la ventottesima settimana fino alla nascita del bambino) sono garantite queste prestazioni:

  • visita medica per parlare dei risultati degli esami del secondo trimestre;
  • informazioni sui corsi di accompagnamento alla nascita
  • ecografia se si sospettano una patologia fetale o anomalie nella crescita del feto;
  • tampone vaginale per individuare l’eventuale presenza di Streptococco β emolitico del gruppo B (un batterio non pericoloso per la mamma ma che causa gravi infezioni neonatali).

L’ecografia del terzo trimestre è stata eliminata dalla lista degli esami gratuiti per le donne in gravidanza. È limitata ai casi in cui il medico la prescriva (in presenza di una patologia materna o fetale).

Come richiedere gli esami?

Sia il medico medicina generale sia lo specialista pubblico (compresi gli specialisti dei consultori familiari) possono prescrivere gli esami della gravidanza coperti dal Ssn.

Nella ricetta il medico deve riportare il codice di esenzione “M+il numero della settimana di gravidanza”. Per esempio, per una donna alla dodicesima settimana il medico riporterà il codice M12.

Dopo aver accertato il test di gravidanza positivo, bisogna recarsi dal medico di base o dal ginecologo (del consultorio familiare o dell’ospedale) che provvederanno a prescrivere gli esami del primo trimestre da eseguire entro la quattordicesima settimana.

Alcune Regioni prevedono una “Agenda di gravidanza” con le impegnative già precompilate. Con questa richiesta ci si può presentare ai servizi pubblici o convenzionati per eseguire gli esami prescritti.

Esami preconcezionali con esenzione

Prima del concepimento è possibile eseguire alcuni controlli per escludere la presenza di fattori di rischio che possano incidere sulla gravidanza. A prescriverli deve essere lo specialista.

Come per gli esami della gravidanza, questi esami sono visionabili sul sito del Ministero e comprendono, tra gli altri, una visita ginecologica, il Pap test (se non eseguito nei tre anni precedenti), l’emoglobina, gli esami del sangue per determinare il gruppo sanguigno e il fattore Rh, il test della rosolia e quello dell’Hiv.

In aggiunta a queste prestazioni, nei casi in cui la storia clinica o familiare dei partner può condizionare lo stato di salute del feto, esiste la possibilità di eseguire controlli per accertare eventuali anomalie genetiche. In questo caso il codice di esenzione riportato sarà M00.

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