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33ª settimana di gravidanza

Con la metà dell'ottavo mese si avvicina il momento del parto: cosa succede alla mamma e al bambino durante la trentatreesima settimana di gravidanza, quali sono gli esami da fare e quali le cose utili da sapere.

Giunti alla trentatreesima settimana di gravidanza sedersi a un tavolo, abbracciare una persona, salire in macchina e fare qualsiasi movimento, tanto per fare degli esempi, risultano per le donne attività complicate e faticose.

La crescita della pancia crea numerose conseguenze, ma è un passaggio inevitabile a metà dell’ottavo mese e quando al termine della gravidanza mancano davvero poche settimane.

Trentatreesima settimana di gravidanza: la mamma

Se, come vedremo, il bambino cresce in maniera regolare e positiva, le conseguenze sul corpo (e non solo) della donna sono meno piacevoli. Alla trentatreesima settimana di gravidanza, nonostante siano la normalità, difficilmente si impara a convivere con stanchezza, mal di testa, dolori ai fianchi, mal di schiena, crampi alle gambe e bruciore di stomaco.

In più in questo periodo sono iniziate a farsi sentire le prime contrazioni. Si tratta delle cosiddette contrazioni di Braxton Hicks, caratterizzate da una durata di 20-30 secondi ciascuna e che preparano l’utero al travaglio vero e proprio. Sono infatti da distinguere (motivo per cui è importante riconoscerle) dalle contrazioni che avvisano che il travaglio è iniziato e che, a differenza di quelle preparatorie, sono dolorose e regolari.

In questa settimana diventa sempre maggiore la sensazione di fiato corto e affanno causata sia dai movimenti fetali, specialmente i calci, sempre più forti e soprattutto dall’aumento dell’utero. Questo preme non solo sui fianchi e sulla vescica, ma anche sui polmoni e sul diaframma.

Arrivati alla trentatreesima settimana di gravidanza non è solo l’utero a prepararsi, ma anche il seno. Oltre all’aumento delle sue dimensioni in questi giorni è possibile riscontrare delle perdite. È il colostro, la prima forma di latte, che si sta formando per allattare fin da subito il neonato. In caso di capezzoli introflessi, ovvero che non sporge verso l’esterno, può essere utile stimolarlo in queste settimane per prepararlo all’allattamento.

Trentatreesima settimana di gravidanza: il bambino

In questa settimana il bambino ha raggiunto i 43,7cm di lunghezza e un peso di circa 1,9Kg. La lunghezza rimarrà la stessa fino alla nascita, ma mediamente continuerà a mettere circa mezzo chilo a settimana. Con la trentatreesima settimana di gravidanza il sistema nervoso e il cervello sono completamente sviluppati, così come il sistema immunitario che inizierà a lavorare autonomamente dal momento della nascita.

Le ossa stanno invece completando il processo di indurimento, eccezion fatta per quelle del cranio che resteranno molli per consentire un agevole passaggio nel collo dell’utero. Queste ossa si solidificheranno del tutto dopo circa 12-18 mesi.

Durante il giorno il bambino beve mediamente mezzo chilo di liquido amniotico e questa attività lo aiuta a preparare il sistema gastrointestinale e a perfezionare le capacità di suzione e deglutizione. Con la trentatreesima settimana di gravidanza il bambino riesce a distinguere il giorno dalla notte, tanto che tiene gli occhi aperti quando è sveglio e chiusi quando dorme.

Considerato questo stato evolutivo la probabilità di sopravvivenza in caso di parto pretermine è del 99% anche se rimane il rischio di qualche disabilità o complicanza.

Trentatreesima settimana di gravidanza: gli esami da fare

Nella trentatreesima settimana di gravidanza non sono previsti esami specifici, salvo condizioni particolari della donna che il ginecologo vuole monitorare.

Generalmente in questa settimana vengono svolti gli esami del sangue e quelli delle urine. Inoltre è possibile iniziare a prenotare l’esecuzione del tampone vaginale per verificare l’eventuale presenza dello streptococco che può essere responsabile di un’infezione del neonato.

trentatreesima settimana di gravidanza (33)

Se non è stata svolta nelle settimane precedenti è possibile eseguire l’ecografia di accrescimento, utile per controllare la crescita del feto, la sua posizione e la quantità di liquido amniotico che è presente all’interno dell’utero.

Trentatreesima settimana di gravidanza: le cose da sapere

Il traguardo del parto è sempre più vicino e la trentatreesima settimana di gravidanza è il momento ideale per affrontare tutti gli aspetti organizzativi. Tra i più urgenti c’è quello di preparare la borsa per il parto contente la biancheria intima, dei vestiti di ricambio, l’occorrente per il neonato e tutto il materiale consigliato dalle ostetriche della struttura dove si è scelto di partorire.

L’altra preparazione fondamentale è quella legata all’allattamento al seno per evitare di farsi trovare impreparate e andare incontro a tutta una serie di difficoltà che, specialmente nei primi giorni, risultano molto pesanti.

Sebbene le condizioni fisiche potrebbero limitare gli spostamenti e lo svolgimento di diverse attività, questo può essere anche un buon periodo per prendersi qualche giorno di vacanza prima di diventare genitori, la cosiddetta babymoon. È un modo per rilassarsi con il proprio partner (ma anche da sole) prima dell’arrivo del bambino e di tutte le fatiche a esso associate.

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