La baby-sitter è la persona che si occupa della custodia del bambino in assenza dei genitori; deve quindi garantirne la sicurezza e l’integrità fisica ed emotiva. Ma quali sono le sue principali mansioni e quali competenze, capacità e attitudini bisogna avere per occuparsi professionalmente dei bambini?

Ecco le 5 caratteristiche che ogni baby-sitter dovrebbe avere e i consigli per non sbagliare nella scelta.

Le caratteristiche di una baby-sitter

Il primo compito di una baby-sitter è evitare che il bambino si faccia male. Inoltre, lei per prima deve evitare comportamenti rischiosi, come aprire la porta a sconosciuti o perdere di vista un bambino mentre gioca all’aperto.

Un altro compito fondamentale è quello di rispondere ai bisogni materiali del bambino; dargli da mangiare, metterlo a letto, lavarlo. Una brava baby-sitter saprà preparare dei pasti adatti all’età del bambino e seguirà l’alimentazione indicata dai genitori.

Deve sapere far addormentare i bambini (pomeriggio e sera); curare la pulizia (nel caso di un neonato, cambiare il pannolino, ma anche togliere il pannolino al momento opportuno); svestire e vestire il bambino.

Una brava baby-sitter dovrebbe sostenere la famiglia nel progetto educativo. Il bambino ha bisogno di percepire la stessa visione e una continuità d’intenti fra genitori e baby-sitter.

Per chi si prende cura di bambini più grandi, al ruolo tradizionale si affianca spesso quello di aiuto compiti. La baby-sitter aiuta il bambino nei compiti, stimolandone la concentrazione senza mai sostituirsi a lui.

Altro requisito fondamentale è la disponibilità a giocare con i bambini, a inventare attività da fare insieme, senza mai lasciarli abbandonati a se stessi, davanti alla televisione o al cellulare.

Il gioco è fondamentale per la crescita fisica e cognitiva del bambino. La baby-sitter dovrebbe organizzare la giornata in modo che i bambini svolgano attività divertenti e diversificate, in casa e fuori, a seconda della stagione e dell’età.

Come cercare (e scegliere) una baby-sitter

Per trovare la baby-sitter giusta per il proprio bambino, il passaparola tra genitori rimane senza dubbio il metodo più efficace e affidabile. Ma per chi non ha la fortuna di conoscere una baby-sitter di fiducia segnalata da propri amici, esistono portali pieni di annunci di baby-sitter in cerca di lavoro.

Infatti, se un tempo si usava appendere annunci fuori dalle scuole, oggi il primo contatto tra genitori e baby-sitter avviene soprattutto online. Sitly è il sito più grande, conosciuto e frequentato in cui è facile trovare la baby-sitter in base alla propria città e quartiere di residenza.

Per chi decide di cercare sul web, è opportuno fissare un colloquio per conoscersi di persona, definire gli accordi economici e contrattuali, e fare un periodo di prova retribuita. Fin dal primo colloquio, una brava baby-sitter appare attenta, gentile, ben organizzata, sincera e affidabile. Ha le idee chiare sulle proprie esigenze e la disponibilità lavorativa negli orari richiesti dalla famiglia.

Poiché i suoi compiti sono molto legati all’età del bambino (e spesso diversi), è preferibile che abbia già esperienza con bambini della stessa fascia d’età, o che abbia almeno una buona conoscenza dei loro bisogni.

Infine, il supporto affettivo e psicologico, la capacità di essere accogliente. Una brava baby-sitter deve saper aiutare, incoraggiare, rispondere alle paure dei bambini. Anche se non è una mansione in senso stretto, questo è un aspetto da tenere in grande considerazione.

Bonus e agevolazioni

Pagare in nero la baby-sitter è purtroppo una pratica diffusa; comunque è sempre una pessima idea, per almeno tre ragioni:

  • ci si espone al rischio di controlli e sanzioni;
  • non si protegge la sicurezza dei bambini;
  • non si garantiscono al lavoratore le condizioni contrattuali e di previdenza che gli spettano.

A volte i genitori temono che stipulare un regolare contratto possa essere economicamente gravoso. Ma la spesa dei contributi versati all’INPS per la baby-sitter assunta regolarmente si può in parte recuperare; esiste infatti la deduzione contributi per lavoratori domestici e familiari in cui rientra quella relativa alla baby-sitter.

Per chi assume una tata e più in generale un lavoratore domestico, è possibile portare in deduzione la quota a carico del datore dei contributi versati all’Inps per un massimo di 1549,37 euro. Qualche altro vantaggio può arrivare per i dipendenti che beneficiano dei piani di welfare aziendale, essendo previsti rimborsi per la figura della baby-sitter.

I contributi baby-sitter deducibili sono solo quelli a carico del datore di lavoro, non quelli a carico del lavoratore.

I consigli per la scelta della baby-sitter perfetta

Al momento della scelta, è bene considerare queste cinque caratteristiche che la baby-sitter dovrebbe avere:

1. Conosce i bambini

Conoscere i bambini vuol dire riconoscerne le necessità e leggerne correttamente i comportamenti. Vuol dire anche sapere cosa un bambino può o non può fare rispetto alla sua età, cosa lo interessa e cosa invece lo annoia o lo frustra perché troppo difficile.

2. È responsabile

Consapevole della responsabilità che ha verso il bambino, la baby-sitter conosce e rispetta tutte le regole base della sicurezza domestica dei bambini e di quella personale: per esempio, niente di pericoloso deve essere a portata di mano del bambino; oppure, non apre la porta di casa a nessuno che non sia stato segnalato dai genitori.

Una baby-sitter responsabile è puntuale, affidabile (non disdice un impegno all’ultimo momento), è educata nel linguaggio e nel comportamento.

3. Sa comunicare

La baby-sitter deve innanzitutto capire e farsi capire. Deve saper interagire non solo col bambino, ma anche con i genitori, proprio per poter instaurare una relazione migliore col bambino; caratteristiche personali come sensibilità ed empatia possono aiutare, ma servono anche strumenti più strutturati di comunicazione con la famiglia, come il resoconto di fine giornata.

4. È equilibrata

Occuparsi di bambini non è facile e può essere molto stressante. Una baby-sitter deve avere equilibrio psicologico e tanta pazienza coi bambini. Una certa fermezza è necessaria per far rispettare le regole e dare il buon esempio.

Sangue freddo e lucidità servono invece per gestire un’eventuale situazione di emergenza.

5. È creativa

Fra i compiti di una baby-sitter c’è anche quello di organizzare le giornate e i giochi. Una brava baby-sitter deve saper mettere in campo fantasia e inventiva per far divertire i bambini e instaurare con loro un legame di fiducia.

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