Tra le opportunità di crescita esistenti per i ragazzi e le ragazze europee c’è anche quella di diventare un Au Pair (termine francese che tradotto significa “alla pari”), ovvero un ragazzo o una ragazza alla pari. Si tratta di una possibilità molto interessante regolamentata dalla normativa europea per consentire ai giovani tra i 18 e i 30 anni di fare un’esperienza all’estero capace di offrire loro una possibilità concreta di crescita, sia dal punto di vista umano che linguistico e formativo.

Nonostante l’espressione comune sia quella di ragazza alla pari, essendo il programma europeo per molto tempo destinato a un pubblico prevalentemente femminile, si tratta di un’opportunità rivolta a tutti i giovani, anche di sesso maschile, tanto che è corretto parlare anche di ragazzo alla pari.

Cerchiamo quindi di comprendere meglio cosa significa essere un ragazzo o una ragazza alla pari, quali i vantaggi, quali le attività da svolgere, come trovarne uno/a e come diventarlo.

Chi sono le ragazze alla pari?

Quando si parla di ragazze alla pari, si fa riferimento a quanto previsto dall’Accordo Europeo sul Collocamento Alla Pari siglato nel 1969 a Strasburgo ed entrato in vigore in Italia nel 1973 con l’approvazione della Legge 304 (Ratifica ed esecuzione dell’accordo europeo sul collocamento alla pari). Come si legge nell’articolo 2 della Legge 304/1973:

Il collocamento alla pari consiste nell’accoglimento temporaneo in seno a famiglie, come contropartita di alcune prestazioni, di giovani stranieri venuti allo scopo di perfezionare le loro conoscenze linguistiche ed, eventualmente, professionali e di arricchire la loro cultura generale con una migliore conoscenza del Paese di soggiorno

Si tratta, quindi, della possibilità per un ragazzo o una ragazza con età compresa tra i 18 e i 30 anni, di andare a vivere per un periodo di tempo in un Paese dell’Unione Europea (esistono anche programmi per Paesi esteri ma a condizioni differenti) presso una famiglia e in questo periodo svolgere alcuni compiti e mansioni ottenendo anche una retribuzione.

Sono diversi i motivi per cui diventare un ragazzo o una ragazza alla pari. Innanzitutto vi è la possibilità di andare in un Paese estero conoscendone dal vivo la cultura, imparando anche la relativa lingua vivendo in un contesto familiare. Questo tipo di esperienza aiuta i ragazzi a maturare, ad acquisire indipendenza e ad acquisire competenze multiculturali confrontandosi con realtà spesso molto differenti da quelle con cui si è abituati a relazionarsi.

Vi è poi la possibilità di conoscere diverse persone, instaurando legami significativi e duraturi, senza sottovalutare la possibilità di instaurare conoscenze che si possono rivelare preziose anche dal punto di vista professionale.

Compiti e responsabilità

Compiti-ragazza-ragazzo-alla-pari
Fonte: iStock

Come precisato dal Portale europeo peri i giovani (Youth Europa), un ragazzo o una ragazza alla pari “si occupa dei figli in una famiglia e a volte partecipa anche ai lavori domestici”. La famiglia ospitante, in cambio di questo aiuto nei confronti dei figli, offre vitto e alloggio e un contributo per le piccole spese. Le spese per il viaggio, invece, non sono a carico della famiglia ospitante.

Il programma Au Pair è orientato proprio a definire quelli che sono i compiti e le responsabilità di un ragazzo e di una ragazza alla pari che non deve occuparsi delle faccende domestiche, ma esclusivamente dei bambini. La durata di questo tipo di esperienza può essere variabile e può andare da uno o pochi mesi anche a più di un anno, per una durata massima non superiore ai due anni.

Anche il numero delle ore lavorative varia da Paese e Paese ma generalmente lo standard è quello di 30 ore alla settimana. È previsto che al ragazzo o la ragazza alla pari gli venga riconosciuto il tempo per seguire corsi di lingua e perfezionarsi sul pano culturale e professionale e l’avere un intero giorno di riposo a settimana (tra cui almeno una domenica al mese). L’accordo deve inoltre definire l’ammontare delle piccole spese riconosciute all’Au Pair.

Come cercare una ragazza alla pari

Sul web ci sono vari siti dedicati a chi vuole rendersi disponibile ad accogliere un ragazzo o una ragazza alla pari. Tra le principali piattaforme cui fare riferimento il portale europeo dei giovani suggerisce:

  • Au pair world– La banca dati mondiale per l’Au Pair.
  • Find au pair– Un portale contenente contatti tra au pair e famiglie in tutto il mondo prevedendo anche un forum di discussione e link alle agenzie del settore.
  • International Au Pair Association– Qui si trova l’elenco delle organizzazioni specializzate in lavori per Au Pair e per i programmi di scambi culturali.

5 consigli per trovare la ragazza alla pari che fa per voi

1. A chi rivolgersi

Quando si comincia a cercare un Au Pair si può rimanere spiazzati nel non sapere come iniziare. Il consiglio è quello di rivolgersi ad agenzie specializzate (soprattutto se iscritte all’IAPA, l’International Au Pair Association). Le agenzie, infatti, consentono di ricevere consigli utili per valutare la scelta e ottenere l’assistenza adeguata per la gestione di tutte le pratiche (e le eventuale controversie) necessarie.

2. Specificare profilo cercato

Per cercare un ragazzo o una ragazza alla pari adeguata è importante definire quali sono le esigenze cui questa figura deve rispondere. L’Au Pair ha precisi doveri e in base al numero e all’età dei figli così come in base alle esigenze quotidiane della famiglia è necessario trovare una figura che possa assumersi questo impegno.

3. Confrontare più profili

È utile confrontare più profili in modo anche da capire qual è l’offerta ed evitare fraintendimenti o valutazioni non coerenti con quello che è il sistema dell’Au Pair.

4. Colloquio conoscitivo

Questo è probabilmente lo step più delicato ma anche il più importante. Prima di siglare l’accordo, infatti, è utile richiedere una videochiamata (su Skype, Zoom, Google Meet, eccetera) allo scopo di vedere la persona, farsi conoscere e iniziare un dialogo grazie al quale confrontarsi, capire meglio le esigenze e ricevere un feedback importante per valutare il ragazzo o la ragazza alla pari.

5. Gestione documentazione

Un aspetto essenziale – che sicuramente un’agenzia gestirà in maniera adeguata – è quello burocratico per il quale definire tutti gli aspetti dell’accordo. Lo spostamento tra i vari Paesi UE non rappresenta un ostacolo, ma è importante sempre verificare eventuali particolarità dal Paese di provenienza, potenziali criticità nella copertura sanitaria e tutti gli aspetti tecnici indispensabili per consentire ad ambo le parti un’esperienza il più possibile felice e positiva.

E se si volesse diventare Au Pair?

Per candidarsi come ragazzo o ragazza alla pari è utile, innanzitutto, prepararsi per tempo. Nonostante non ci siano scadenze per inviare la propria domanda, è preferibile muoversi con anticipo rispetto alla propria disponibilità per la partenza, in modo da trovare l’offerta migliore e prepararsi, anche dal punto di vista pratico, nel migliore dei modi. Anche in questo caso è preferibile rivolgersi ad agenzie e organizzazioni qualificate, grazie alle quali ottenere tutte le informazioni del caso e presentare la propria domanda.

È utile ricordare che i requisiti per diventare Au Pair sono semplici: avere tra i 18 e 30 anni, avere una conoscenza di base della lingua del Paese ospitante e saper dimostrare un minimo (non servono qualifiche o titoli) di capacità di gestione dei bambini. La patente di guida non è un requisito imprescindibile ma per alcune famiglie può essere un valore aggiunto e il possederla è sicuramente un vantaggio.

Seguici anche su Google News!
Ti è stato utile?
Non ci sono ancora voti.
Attendere prego...

Categorie

  • Servizi e diritti