All’interno del XXXVI Congresso Nazionale SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana) del 2, 3 e 4 dicembre a Firenze, verranno presentati i dati dello studio su conoscenza, nutrizione e salute in gravidanza. Comune denominatore di questo esempio virtuoso di collaborazione pubblico-privato è la consapevolezza del forte legame tra corretta nutrizione – buon esito della gravidanza – salute delle generazioni future. Ogni donna può raggiungere tale obiettivo attraverso un’attenta nutrizione e corretti stili di vita: è quindi molto importante la comunicazione e la comprensione delle indicazioni fornite da medici e nutrizionisti.

In sede di Congresso, la Fondazione Giorgio Pardi esporrà i risultati di una innovativa ricerca dal titolo “Salute in gravidanza: nutrizione, social network e donne in sovrappeso”. Sabino Maria Frassà, Segretario Generale della Fondazione Giorgio Pardi, Cristiana Berti, tecnologo alimentare ed esperta in nutrizione umana, Cosimo Finzi, CEO AstraRicerche e Irene Cetin, professoressa all’Università degli Studi di Milano e primario di Ginecologia dell’Ospedale Sacco, hanno analizzato gli stili di vita e alimentari di un ampio campione di oltre 1500 donne italiane, in età fertile (18-42 anni), prima, durante e dopo la gravidanza.

Lo studio mette in luce i rischi, alcuni dei quali poco studiati finora, a cui è sottoposta un’ampia fetta della popolazione. Il ginecologo e il medico di famiglia continuano ad essere i punti di riferimento principali nell’informazione/educazione delle donne mentre nutrizionisti, programmi e giornali specialistici non superano il 50% di affidabilità percepita. Sabino Maria Frassà aggiunge che “è allarmante constatare come parenti, amici e blog siano ritenuti più affidabili di molti professionisti (nutrizionisti, dietisti e ostetriche) e come 1 donna su 3 consulta spesso e considera affidabili blog e social forum non scritti da professionisti (medico-sanitari) e senza alcuna garanzia circa la qualità dell’informazione data”.

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Non stupisce quindi che quasi il 60% del campione non conosca le più importanti raccomandazioni per la salute in gravidanza, come il consumo regolare di alimenti freschi, verdura, frutta, yogurt e soprattutto pesce, abbinato a un moderato esercizio fisico e l’importanza di vitamina D e Acido Folico prima, durante e dopo la gravidanza. Lo studio individua come una delle possibili cause del problema sia la scarsa prevenzione. Solo il 39% delle donne va ad esempio regolarmente dal ginecologo. Sabino Maria Frassà conclude dicendo che “da questi dati emerge il rischio che le mamme e i bambini soffrano di deficit di Omega-3, Vitamina D e Calcio, fondamentali per il buon esito della gravidanza e la salute dei neonati, adulti di domani”.

Controtendenza sembrano invece essere le donne sovrappeso, che appaiono essere le più informate, forse perché più seguite da medici e nutrizionisti, oltre che dal ginecologo. Esse risultano molto informate sull’importanza dell’acido folico prima della gravidanza, fondamentale per prevenire gravi malformazioni fetali e su abitudini alimentari errate come consumare cibi fritti, dolci e bevande zuccherate, oltre che del ruolo negativo del sovrappeso sulla fertilità femminile.

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