
Secondo uno studio pubblicato su The Lancet, il ricorso al parto cesareo è aumentato eccessivamente dal 2000 al 2015 in tutto il mondo.
Quali sono le conseguenze di un parto cesareo sulla salute del bambino? A rispondere uno studio che ne ha analizzato gli effetti a medio e lungo termine.
Quali sono – se ci sono – le conseguenze sulla salute dei bambini nati con parto cesareo?
Per rispondere a queste domande, a cui studi diversi precedenti hanno dato risposte contrastanti, il VATT Institute for Economic Research della Finlandia, l’Istituto finlandese per la Salute, l’Università Pompeu Fabra e l’Università di Torku, hanno condotto un imponente studio su più di 1,4 milioni di bambini nati in Finlandia dal 1990 al 2014, dalla nascita all’adolescenza.
Scopo della ricerca era individuare eventuali condizioni croniche che in studi precedenti sono state associate al taglio cesareo, come l’asma e altre patologie correlate, ma anche diabete di tipo 1 e obesità. E tali studi precedenti sono stati, almeno in parte, smentiti.
Lo studio ha preso in esame i parti cesarei non programmati. In molti casi è stato riscontrato un aumento del rischio di asma infantile ma non si è trovata una correlazione con altre patologie, né ulteriori conseguenze a lungo termine. Scrivono i ricercatori:
I nostri risultati suggeriscono che i parti cesarei non programmati ed evitabili aumentano il rischio di asma ma non influenzano altri disordini del sistema immunitario che erano stati associati al parto cesareo.
Nello specifico, come si legge nello studio
I risultati suggeriscono che il parto cesareo aumenta il rischio di asma durante la prima infanzia. Nonostante questo non abbiamo trovato una relazione tra il taglio cesareo e malattie che gli erano associate, come allergie, diabete e obesità. Queste ricerche suggeriscono che l’effetto del parto cesareo sullo sviluppo del sistema immunitario è più complesso di quanto si pensasse.
Secondo uno studio pubblicato su The Lancet, il ricorso al parto cesareo è aumentato eccessivamente dal 2000 al 2015 in tutto il mondo.
Anche la stessa incidenza di parti cesarei non programmati è stata analizzata dalla ricerca, ed è emerso, curiosamente, come un maggior numero di cesarei siano eseguiti nei giorni che precedono il weekend o una festività.
In questi casi – spiegano gli autori – un travaglio prolungato è il motivo più frequente di un parto cesareo. I numeri mostrano che durante i giorni prefestivi i medici fanno un uso maggiore ricorso ad una diagnosi discrezionale come giustificazione per un taglio cesareo. Questo aumento indipendente da necessità mediche fa sì che si possa effettuare una comparazione tra le madri.
Un confronto è stato poi effettuato anche sulla salute di fratelli nati uno con parto cesareo e uno vaginale e tra fratelli nati entrambi con parto vaginale, per osservare le differenze.
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