Il freddo è ormai arrivato in tutta Italia e, come da tradizione, non può mancare l’influenza, che si sta rivelando particolarmente difficile da debellare per chi ne è colpito. Il virus è davvero contagioso e mette a rischio soprattutto i bambini, per definizione una delle categorie più vulnerabili.

Come evidenziato dal bollettino Influnet, diffuso dall’Istituto Superiore di Sanità. si è arrivati a superare la soglia di intensità alta, quella che solitamente caratterizza il picco, che in linea di massima non arriva prima di gennaio e febbraio.

In età pediatrica (al di sotto dei cinque anni) l’incidenza è pari a 50,2 casi per mille assistiti (41,2 nella settimana precedente). Una situazione non del tutto diversa da quella che si sta registrando, è bene precisarlo, era comunque preventivabile. Siamo infatti reduci da due anni in cui le misure di prevenzione adottate per la pandemia (a partire da distanziamento e utilizzo delle mascherine) si sono rivelate piuttosto efficaci per il Covid, ma hanno allo stesso tempo abbassato le difese immunitarie di molti, al punto tale da rendere più alte le possibilità di contrarre l’influenza. E queste, inevitabilmente, risultano ancora più elevate per i più piccoli e gli anziani, oltre che per chi soffre di altre patologie, in particolare quelle respiratorie.

Ma cosa è possibile fare per difendersi? Il primo passo può essere compiuto da genitori ed è a loro che è rivolto l’appello lanciato dalla i SIP, Società Italiana di Pediatria: è fondamentale vaccinare per evitare che il virus circoli troppo velocemente. Pendere accordi con il proprio pediatra al più presto è quindi importante. A beneficiarne possono essere anche le persone che stanno a stretto contatto con i bimbi, nonni compresi.

Anonimo

chiede:

Se non lo si è fatto ancora -sono le parole della Presidente della Società italiana di Pediatria, Annamaria Staiano- non si perda tempo: questo è il momento giusto per vaccinare il proprio bimbo, anche se senza patologie croniche o fragilità. Ricordiamo che la vaccinazione è particolarmente raccomandata per tutti i bambini di età compresa tra 6 mesi e 6 anni, e per tutti i soggetti di ogni età con patologie croniche che aumentano il rischio di complicanze in corso di influenza. È importante sottolineare che proteggendo i più piccoli si proteggono anche i fragili di tutte le età e gli anziani in famiglia: in vista delle Feste questo è un altro fattore da non trascurare. Manca ormai poco a Natale, e servono circa 15 giorni per garantire un’adeguata protezione generata dal vaccino”.

Agire con cautela nei propri comportamenti quotidiani è altrettanto utile. Se non è strettamente necessario sarebbe bene quindi evitare i luoghi affollati, lavare frequentemente le mani, cambiare aria negli ambienti più volte al giorno e coprire naso e bocca con l’incavo del gomito in caso di tosse o starnuti.

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  • Bambino (1-6 anni)