Per la prima volta uno studio scientifico ha monitorato la produzione di ovuli da parte della donna dal concepimento alla menopausa, scoprendo che a 30 anni una donna è già pericolosamente vicina all’infertilità, conservando appena il 12 per cento degli ovuli che aveva alla nascita.

I ricercatori inglesi della St. Andrews University nello studio pubblicato sulla rivista PlosOne, hanno puntualizzato che dopo i 30 anni l’88% degli ovuli è perso per sempre, e con loro buona parte delle possibilità di restare incinte. Dopo i quarant’anni alle donne rimane solo il 3 per cento degli oltre due milioni di ovuli che hanno in dotazione.

Considerando che solo 450 circa dei due milioni di ovuli di partenza riesce a giungere a piena maturazione nell’arco della vita di una donna, è chiaro che ridurre drasticamente il numero di ovuli, come succede alle over 30, ha effetti amplificati sulla possibilità di avere ancora cellule uovo pronte al concepimento.

Un vero ammonimento per le donne, come sottolinea il ricercatore Tom Kelsey, della St. Andrews University: “Ci sono donne in attesa della prossima promozione o di incontrare ‘quello giusto“. Ma intanto non sanno quanto drasticamente declina la loro riserva ovarica dopo i 30.

Le informazioni sono state poi inserite in un programma informatico che ha studiato in che modo la produzione è diminuita con il tempo. L’analisi ha anche dimostrato che fino ai 25 anni gli stili di vita non hanno particolari effetti negativi sulla fertilità di una donna ma successivamente risulta determinante per il mantenimento della fertilità il modo in cui una donna che si prende cura del suo corpo.

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  • Infertilità di Coppia