Si terrà dopodomani, giovedì 15 marzo, il primo Focus Internazionale su Endometriosi e PMA nel nuovo Centro di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), il primo al mondo appositamente dedicato alle donne affette da endometriosi. Al Focus, promosso dal prof. Pietro Giulio Signorile, presidente della Fondazione Italiana Endometriosi e Direttore del Centro, interverranno esperti di fama mondiale nel campo della PMA: Michael Tucker (Director IVF and Embryology Laboratories Shady Grove Fertility, Rockville, MD, USA) e Joe Conaghan (Director Embryology Laboratories, Pacific Fertility Center, San Francisco, CA, USA), opinion leader della Technogenetics; Brian Dale (Centro Procreazione Medicalmente Assistita Rome American Hospital – Roma); Alfonso Baldi (Centro Italiano Endometriosi, Centro Procreazione Medicalmente Assistita Rome American Hospital – Roma); Martin Wilding (Centro Procreazione Medicalmente Assistita Rome American Hospital – Roma); Filippo Tangari (Direttore Generale Gruppo Health Care Italia e Presidente Rome American Hospital).

L’infertilità colpisce il 40% delle donne affette da endometriosi, con un costo stimato in 100.000 euro per ogni bambino nato. Il Focus si inserisce in un quadro più ampio di iniziative del Centro PMA con l’obiettivo di contrastare l’equazione endometriosi=infertilità attraverso protocolli medici specifici e mirati. La nuova struttura, che vanta una rilevante esperienza nel campo, fa parte del Centro Italiano Endometriosi, ed ha l’obiettivo di aiutare le tantissime donne, anche in età giovanissima, affette da endometriosi (3 milioni in Italia, 14 in Europa e 150 nel mondo) nella lotta contro l’infertilità, una delle principali conseguenze di questa malattia che può rimanere sconosciuta per anni. Tra le cause di infertilità determinate dalla presenza di endometriosi, quelle di maggiore frequenza sono la diminuzione della riserva ovarica (ovvero, un ridotto numero di ovociti sin dalla nascita), alterazioni morfofunzionali dell’endometrio che creano un ambiente sfavorevole all’annidamento degli embrioni, situazioni aderenziali addomino pelviche che danneggiano i genitali interni e le salpingi utili alla procreazione, oltre al ritardo diagnostico che in Europa si attesta in media sui nove anni.

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