Oggi lo chiamiamo “babywearing”, ma quella di portare i bambini a contatto con il corpo della madre o del genitore è una pratica antichissima capace di assicurare tantissimi benefici al piccolo e allo sviluppo del legame. I dubbi più grandi di chi si approccia a questo mondo è il corretto utilizzo di quelli che sembrano solo lunghi metri di tessuto.

Vediamo quindi come effettuare correttamente le legature della fascia del neonato per assicurare il massimo del comfort in tutta sicurezza.

Come legare la fascia porta bebè

Una delle caratteristiche più apprezzate della fascia porta bebè è la sua grande versatilità: a seconda della tipologia e dell’età del bambino, infatti, è possibile effettuare diverse legature che permettono di portare il neonato sulla pancia, a contatto con il petto della mamma, sul fianco o sulla schiena.

Ciascuna di queste posizioni, inoltre, può essere effettuata in modi diversi: di base, la fascia viene avvolta attorno al corpo, intrecciandola fino a creare anse e tasche che possano accogliere il bebè e, infine, legandola con un nodo.

Con un po’ di pratica, è possibile legare e sciogliere la fascia da soli, ma è importante assicurarsi che i nodi siano ben stretti e fare la massima attenzione ogni volta che inseriamo o estraiamo il piccolo.

Per essere sicuri che il bambino sia in sicurezza nella posizione fronte-mamma, è possibile seguire la regola che gli anglosassoni chiamano TICKS. La giusta legatura, infatti, ha cinque caratteristiche:

  • Stretta (Tight): l’imbracatura deve essere stretta, con il bambino posizionato in alto e in posizione verticale con il supporto per la testa. Qualsiasi tessuto allentato potrebbe far crollare il bambino, il che potrebbe limitare la respirazione.
  • In vista in ogni momento (In view at all times): si deve sempre essere in grado di vedere il viso del bambino semplicemente guardando in basso. È fondamentale assicurarsi in ogni momento che il viso, il naso e la bocca del tuo bambino rimangano scoperti dalla fascia e/o dal corpo di chi lo sta portando.
  • Abbastanza vicino da baciare (Close enough to kiss): il bambino dovrebbe essere abbastanza vicino al mento di chi lo porta in modo che inclinando la testa in avanti si possa facilmente baciargli la testa.
  • Tiene il mento lontano dal petto (Keeps their chin off chest): è fondamentale assicurarsi che il mento del bambino sia sollevato e lontano dal corpo e mai forzato sul petto, perché questo può limitare la respirazione.
  • Schiena sostenuta (Supports their back): la schiena del bambino dovrebbe essere sostenuta in una posizione naturale con la pancia e il petto contro la persona che lo porta.

Le legature a seconda del tipo di fascia

Come dicevamo, ci sono diversi tipi di fascia, che consentono di effettuare legature della fascia da neonato diverse. Quello che varia non è solo la lunghezza, ma anche il materiale, più o meno rigido e quindi in grado di assicurare una maggiore o minore tenuta o una maggiore o minore morbidezza.

Ovviamente, più lunga è la fascia maggiori saranno le possibilità di utilizzo. A fare la differenza è però soprattutto il materiale: la fascia elastica (solitamente in cotone o jersey) è adatta dai primi giorni fino ai 7-8 kg di peso e permette di effettuare legature adatte ai neonati, sia fronte-mamma che la sling sul fianco.

Nella prima categoria rientrano ad esempio la Pocket Wrap Cross Carry (PWCC) e la Front Wrap Cross Carry (FWCC), due legature che prevedono il triplo sostegno, ovvero il passaggio di tre strati di stoffa per permettere un buon sostegno e un ottimo scarico del peso e sono le più adatte ai genitori alle prime armi.

Oltre i 6-7 kg, però, questo tipo di legature deve essere evitato, sia per evitare un sovraccarico muscolare che uno squilibro del baricentro del bambino: in questo caso, si può passare a una fascia rigida, capace di assicurare un sostegno maggiore anche con legature mono strato, come la Kangaroo Carry: grazie a un solo passaggio attorno al corpo del bambino, la stoffa crea una sorta di tasca, proprio come quella del canguro, dentro cui si adagia il bebè.

Ci sono poi alcune fasce particolari, come quelle ad anelli (o sling ring) e quelle ergonomiche, che consentono legature specifiche.

Quando acquistate una fascia, chiedete indicazioni precise su quali legature potete effettuare: una volta capita la tipologia, se non siete sicuri su come procedere, potete chiedere l’aiuto di un’esperta o un esperto di babywearing o consultare i tantissimi tutorial disponibili online. Mai come in questo caso, vedere come devono essere effettuate le legature dal vivo, passaggio dopo passaggio, aiuta a prendere dimestichezza.

Cosa evitare e cosa non fare

La fascia può essere utilizzata fin dai primi giorni di vita e, anzi, è un modo ideale per far sentire il piccolo protetto e avvolto proprio come quando era la nella pancia della mamma. Ci sono però delle indicazioni che è necessario osservare sempre per utilizzarla in sicurezza.

Una delle cose da evitare è mettere il bambino nella fascia senza assicurarsi che la postura sia corretta, perché potrebbe provocare problemi al corretto sviluppo del piccolo. Le gambe devono essere a “m” (a ranocchietta) per evitare il rischio di displasia alle anche, il sedere deve essere all’altezza dell’ombelico di chi porta (mai più in basso) e la schiena deve avere una naturale curvatura a C.

Un’altra cosa da evitare è coprire bocca e naso del piccolo, soprattutto se molto piccolo: assicuratevi sempre che siano libere e che possa respirare correttamente e controllate regolarmente il bebè. I bambini possono essere in difficoltà senza fare alcun rumore o movimento.

Nei primi mesi di vita, il bambino non deve mai essere portato fronte mondo, sia per tutelare il collo e l’ergonomia della posizione sia per evitare di sovrastimolarlo; in generale, anche se i piccoli tendono a essere curiosi e voler vedere il mondo, anche quando saranno più grandi è bene limitare il fronte-mondo e assicurarsi che i piccoli non si addormentino in questa posizione.

Se possibile, sarebbe bene non inclinarsi in avanti ma abbassarsi sempre piegando le ginocchia, facendo attenzione che il piccolo non possa raggiungere potenziali pericoli come oggetti taglienti o molto caldi/freddi.

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  • Neonato (0-1 anno)