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La candida da pannolino è un'infezione causata da un microrganismo che può proliferare eccessivamente dando origine a problemi per il bambino.
La candida da pannolino è una micosi, cioè un’infezione causata da un fungo appartenente al genere Candida (ne esistono diverse specie, tra le quali la più comune è Candida albicans). Si tratta di microrganismi normalmente presenti nel corpo umano e che si trovano soprattuto nella cute e nelle mucose. In condizioni ordinarie tali microrganismi non sono dannosi, ma in alcune circostanze possono arrivare a moltiplicarsi in modo eccessivo dando origine a infezioni.
In questo caso può essere l’ambiente caldo e umido tipico del pannolino a favorire la proliferazione dei funghi e la comparsa della candidosi. Nei bambini già svezzati anche l’alimentazione può influire sulla comparsa di un’infezione da candida, dal momento che un’eccessivo apporto di zuccheri nella dieta può a sua volta favorire la proliferazione incontrollata del fungo.
Infine anche le terapie antibiotiche creano un ambiente particolarmente favorevole allo sviluppo del microrganismo che provoca la candida, dal momento che eliminano la flora batterica e lasciano “campo libero” ai funghi.
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I sintomi della candida da pannolino possono essere inizialmente confusi con quelli della generica dermatite del neonato: si riconoscono in particolare arrossamento cutaneo a livello dei genitali e del sedere, irritabilità, fastidio e bruciore.
Di solito nelle candidosi, l’arrossamento della zona interessata è particolarmente intenso, e spesso si manifesta anche con le tipiche chiazze rossastre. In altri casi può anche provocare delle macchioline simili a pustole, di colore rosa intenso o rosso e con punti biancastri al centro. Il bambino può manifestare poi irritazione e insonnia e mostrare sollievo quando gli viene tolto il pannolino.
La diagnosi della candida da pannolino deve essere fatta dal pediatra e sulla base dell’osservazione dell’area interessata e dell’analisi dei sintomi riferiti dai genitori.
La cura della candida da pannolino consiste di norma in pomate antimicotiche da applicare in loco a cui eventualmente associare una dieta costruita ad hoc, che preveda un ridotto apporto di zuccheri. Sono utili anche altri accorgimenti per alleviare i fastidi e prevenire l’insorgere dell’infezione, come un cambio più frequente del pannolino o, quando possibile, lasciare la pelle del bambino scoperta.
Il pediatra potrebbe anche consigliare di fare il bagnetto al bambino solo con acqua appena tiepida, perché l’uso di detergenti può, in alcuni casi, compromettere o rallentare la guarigione. È in genere sconsigliato anche l’uso di salviette detergenti, specie se contenenti alcol. È importante attenersi scrupolosamente alle indicazioni del medico e non interrompere la cura anzitempo, neanche se i sintomi sono scomparsi.
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La candida da pannolino, infatti, tende a presentarsi nuovamente anche a distanza di tempo, per cui occorre essere certi di aver risolto davvero il problema. Un accurato lavaggio delle mani prima e dopo il cambio del pannolino e l’applicazione della pomata consente poi di prevenire la trasmissione della candidosi ad altri componenti della famiglia.
Alcuni preparati e rimedi fitoterapici possono aiutare a lenire i sintomi della candida da pannolino e accelerare il processo di guarigione. Si possono applicare creme a base di calendula o camomilla, oppure aggiungere all’acqua del bagnetto delle gocce di olio di lavanda, olio di mandorle dolci o latte di riso.
In alcuni bambini l’uso dei pannolini lavabili può contribuire poi a ridurre le recidive, mentre in altri, al contrario, il contatto con determinati tessuti può favorire l’insorgenza di dermatiti e micosi.
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