Con l’avvicinarsi del Natale si apre anche la caccia ai regali: indubbiamente quelli per i più piccoli scatenano di più la fantasia di genitori e parenti, ma è bene prestare attenzione anche alle indicazioni di sicurezza per non sbagliare.

A ciascuna età, infatti, corrispondono giochi diversi, che dovrebbero tenere conto delle capacità del bambino e “crescere” insieme a lui. Se per i primi mesi di vita i giochi più gettonati sono peluches, sonagli e giochi luminosi, man mano che il bambino cresce può sperimentare con i classici giochi dei “travasi”, pensati per aiutarlo ad acquisire dimestichezza con lo spazio, con le forme e con i materiali. In commercio esistono poi numerosi giochi educativi, che aiutano naturalmente lo sviluppo delle capacità del bambino.

Le caratteristiche dei giochi sicuri per bambini

Ecco allora alcune delle caratteristiche fondamentali per la sicurezza dei giochi per i bambini piccoli:

  • no a spigoli affilati o bordi taglienti
  • deve esserci una protezione delle parti sporgenti
  • devono essere dotati di meccanismi di apertura e chiusura con bloccaggio automatico per evitare lo schiacciamento accidentale
  • molle e parti in movimento devono essere nascoste e inaccessibili alle dita
  • le cuciture devono resistere agli strappi
  • i giochi devono essere sufficientemente grandi da non poter essere ingeriti dal bambino
  • giochi come tende e casette devono avere fori di ventilazione e aperture facilmente accessibili
  • i giochi devono riportare la marcatura CE e il numero della norma di riferimento, meglio se poi è presente un marchio di certificazione, come garanzia del superamento delle prove di conformità alle norme.

I giochi più adatti in base all’età

bambino che gioca

I giocattoli riportano sulle confezioni le indicazioni riguardo l’età minima (e massima) dei bambini a cui sono destinati, se, ad esempio, sono adatti per bimbi da 0 a 6 mesi o da 12 a 24 mesi. Se sulla confezione è indicata la dicitura “non adatto a bambini di età inferiore a 36 mesi” è bene prestare attenzione anche se il gioco pare del tutto innocuo per un bambino piccolo, perché potrebbe contenere parti piccole, non in vista, che possono essere inavvertitamente ingerite, o avere componenti potenzialmente pericolosi.

I giochi migliori, in generale, sono quelli che favoriscono lo sviluppo del bambino e danno spazio alla sua curiosità: i giochi realizzati seguendo il metodo Montessori, ad esempio, sono particolarmente indicati per i primi mesi di vita del bambino, poiché stimolano l’apprendimento e il movimento.

Per i neonati da 0 a 7 mesi, ad esempio, i giochi migliori sono quelli che sonori, morbidi, con colori vivaci e forme tondeggianti. In questo periodo sono adatti anche i tappeti gioco e le palestrine, dove i piccoli, che ancora non gattonano, possono iniziare a fare i primi movimenti in sicurezza e a osservare il mondo circostante.

Dagli 8 ai 12 mesi invece i bimbi iniziano a familiarizzare con il mondo circostante, “scoprendo” ad esempio la propria immagine allo specchio. In questa fase si possono proporre giocattoli riflettenti, musicali e morbidi. La morbidezza è una caratteristica fondamentale nei primi anni di vita, poiché già pochi mesi dopo la nascita inizieranno a spuntare i primi dentini e con ogni probabilità il bambino cercherà di alleviare il fastidio “masticando” qualsiasi cosa gli capiti a tiro: è importante che i giochi non abbiano spigoli con cui potrebbe inavvertitamente ferirsi e che abbiano invece forme arrotondate e siano realizzati in materiali “indistruttibili”, perché il piccolo non ingoi alcuni piccoli pezzi.

Intorno all’anno di vita e fino ai 18 mesi i bambini iniziano a camminare e si muovono a ritmo di musica. In questo periodo interagiscono sempre di più con le persone e con l’ambiente intorno a loro. Amano giocare con i peluches e le bambole, ma è anche l’età giusta per iniziare a familiarizzare con i primi libri, soprattutto quelli tattili e sonori.

Dai 18 mesi ai 2 anni largo alla curiosità: i bambini possono iniziare a sperimentare il contatto con materiali nuovi e a prendere dimestichezza con le prime “costruzioni”, impilando blocchi e incastrando forme.

Dai 2 ai 3 anni di età l’interazione dei bambini è ormai sempre più sviluppata, e nel gioco sono coinvolte le persone vicine: via libera a trenini, costruzioni, bambole e peluches e anche ai colori a pastelli.

Un discorso a parte è quello della tecnologia: quando i bambini crescono è difficile resistere alla tentazione di essere “al passo coi tempi” e non regalare un device, che siano tablet o videogiochi, ma se il loro utilizzo non è vietato e può essere anzi utile iniziare a prendere dimestichezza con i supporti digitali, il consiglio è però quello di usarli sempre con moderazione, soprattutto quando i bambini sono molto piccoli.

Seguici anche su Google News!
Ti è stato utile?
Rating: 3.7/5. Su un totale di 3 voti.
Attendere prego...

Categorie

  • Bambino (1-6 anni)