I cambiamenti fisici (ma non solo) che la donna subisce durante il corso della gravidanza hanno tante conseguenze, tra cui quella di provocare una serie di fastidi e di dolori che è importante conoscere per saperli trattare adeguatamente.

Uno di questi fastidi può essere quello della sciatalgia, che in gravidanza può diventare ancora più fastidioso, doloroso e invalidante.

Se è vero che inevitabilmente la gravidanza provoca cambiamenti importanti nell’organismo femminile, dall’altra non è da dare per scontato che questi equivalga a dover sopportare tutti i tipi di dolore. In alcuni casi è infatti non solo possibile risolverli, ma anche ridurne l’entità o addirittura prevenirli, com’è appunto il caso della sciatalgia in gravidanza.

Per capire meglio questa condizione abbiamo intervistato il dottor Daniel Di Segni, fisioterapista specializzato nelle problematiche muscolo-scheletriche, che ci ha esposto quelle che sono le cause, i fattori di rischio, le cure e le terapie legate a questo tipo di disturbo.

Le cause della sciatalgia in gravidanza

Dottor Di Segni, cos’è la Sciatalgia e cosa si intende con questo termine?

Innanzitutto è utile fare una precisazione dal punto di vista terminologico. Quando si parla di sciatalgia si fa riferimento a un dolore che ricorda il percorso del nervo sciatico. Questo fenomeno è differente rispetto alla sciatica vera e propria. La sciatalgia, infatti, può essere un dolore nella zona del nervo sciatico così come la sciatica, ma nel caso della sciatalgia il dolore non è determinato dal nervo sciatico. Questo perché esistono delle strutture muscolari che possono mimare una compressione del nervo sciatico e che dà un dolore specifico della stessa zona d’innervazione del nervo sciatico.

Questa distinzione è importante anche perché la sciatalgia vuol dire un dolore nel territorio dello sciatico, la sciatica, così come la nevralgia, vuol dire invece un’irritazione che comprende effettivamente il nervo. Quindi un conto è il dolore nella zona del nervo e una sofferenza nervosa.

Come riconoscere la sciatalgia?

Per quel che riguarda il dolore riferito alla zona del nervo, se è effettivamente un problema della schiena, questo è un dolore che partirà dalla zona lombo-sacrale e scenderà all’interno del gluteo, passerà sotto il muscolo piriforme per andarsi a dirigere verso la parte posteriore della coscia e arrivare al livello del ginocchio. A volte potrebbe scendere anche a livello del piede, ma generalmente si ferme nella zona del ginocchio.

Se si parla di sciatalgia parleremo solamente di dolore, mentre se parliamo di irritazione a livello del nervo potremmo avere oltre al dolore anche formicolio, alterazione della sensibilità, scosse elettriche, perdita di forza e un coinvolgimento neurologico del nervo.

Quali sono le cause di questa condizione?

Spesso in gravidanza si percepisce un dolore simile a quello dello sciatico, ma che in realtà viene chiamata sciatica mozza. La donna quando è in gravidanza produce relaxina, un ormone che rende le strutture legamentose, muscolari e del tessuto connettivo più elastiche. Questo può a volte provocare una condizione di irritazione legate alle articolazioni sacro iliaca che possono causare un dolore simile a quello di una sciatica, ma che si ferma tendenzialmente all’altezza del ginocchio. Per questo motivo in questo caso si parla di sciatica mozza. Altrimenti, cosa molto frequente nelle donne in gravidanza, la sciatalgia deriva da una compressione del nervo al di sotto del muscolo piriforme (il muscolo che si occupa della rotazione, soprattutto esterna, dell’anca) sotto il quale passa il nervo sciatico.

Se questo muscolo va in contrazione può andare a irritare il nervo determinando un particolare dolore. È possibile eseguire dei test specifici per capire se la causa è da individuare nel muscolo oppure no. Discorso diverso nel caso, invece, in cui vi è una vera e propria irritazione del tessuto della sciatico, che nella donna in gravidanza è molto frequente, provocata dalla postura della donna che si modifica con l’aumento del peso della pancia e determina uno spostamento dei carichi andando a generare una compressione anomala sui dischi che ha come effetto la compressione della radice nervosa del nervo sciatico.

Sciatalgia in gravidanza: i sintomi

Quali sono i sintomi che accompagnano la sciatalgia in gravidanza?

In base alla distinzione che abbiamo fatto all’inizio se parliamo di dolore allo sciatico i sintomi sono quelli di un dolore che parte dalla zona del gluteo e a volte può colpire anche la parte laterale della coscia, ma principalmente nella zona posteriore, e può arrivare anche al tallone e alle dita dei piedi. Se invece c’è un’effettiva compressione a livello neurologico i sintomi sono quelli della perdita di forza, sensazione di tiraggio della zona muscolare, formicolii e scosse elettriche.

Questo fenomeno può peggiorare nel corso della gravidanza?

Tendenzialmente si comincia a soffrirne di più quando le dimensioni dell’utero e quindi della pancia aumentano maggiormente. In realtà è una problematica che nella stragrande maggioranza dei casi è di pertinenza muscolare. Quando si parla di sciatalgia molto spesso si fa riferimento a una disfunzione pregressa del muscolo chiamato piccolo gluteo che quando è bloccato può mimare una sciatica, ma in realtà non è un problema del nervo sciatico.

Non è la gravidanza a causare la sciatalgia – altrimenti ne soffrirebbero tutte le donne incinta – ma è chiaro come una condizione di questo tipo incida su condizioni pregresse già non ottimali e che magari non emergono subito perché non vi sono le modificazioni provocate dalla gravidanza stessa.

In questo senso ci sono dei fattori di rischio che possono incidere?

Sicuramente la sedentarietà. Una donna che sta tanto seduta, non svolge attività fisica e non cammina ha, già prima della gravidanza, una condizione di poca mobilità dell’anca e una poca stabilizzazione da parte del bacino. Quindi tutta la struttura si “àncora” dietro la struttura osseo-muscolare caricando la zona lombo-sacrale.

Anche l’età o il peso della donna possono incidere?

L’età no, ma il peso sì. Questo perché la zona dove si trova il nervo sciatico è la zona dove il disco e anche il corpo vertebrale sono più grandi perché devono sopportare l’intero peso del busto e tutti i relativi carichi. Se a tutto questo aggiungiamo, oltre a quanto detto sulla postura e la sedentarietà, anche un peso anomalo è evidente come questo non sia positivo.

Come curare la sciatalgia in gravidanza?

Qual è la terapia da seguire per curare la sciatalgia?

La prima cosa da sottolineare è che importante impostare un team di lavoro multidisciplinare che lavori anche in accordo con il ginecologo e che è fondamentale rivolgersi a del personale sanitario. In questo senso il fisioterapista è la prima figura a cui rivolgersi perché ha le competenze per individuare e risolvere il problema.

Nel caso, per esempio, di una vera e propria debolezza delle strutture coinvolte, l’esecuzione di alcuni esercizi di rinforzo muscolare mirati sono utili per curare queste problematiche. Sconsiglio l’assunzione di farmaci che in gravidanza sono sempre critici da prendere.

Esercizi e consigli per la sciatalgia in gravidanza

Ci sono dei particolari esercizi che è possibile eseguire per ridurre il dolore o per trattare la sciatalgia durante la gravidanza?

Dipende dalla sintomatologia e dal tipo di lavoro che si deve svolgere. In alcuni casi può essere indicato fare un lavoro di sollevamento pesi proprio per consentire di rafforzare la stabilità del pavimento pelvico.

Dottor Di Segni, che consigli possiamo dare alle donne in gravidanza che soffrono di sciatalgia?

Appena si scopre di essere incinta consiglio assolutamente di camminare il più possibile. Non tanto il semplice giro sotto casa, ma di intraprendere, compatibilmente con la fatica e gli altri fastidi tipici della gravidanza, un lavoro progressivo per migliorare sia la circolazione che la muscolatura, facendo bene attenzione quando si cammina a estendere l’anca, sentendo la contrazione del gluteo, consentendo il movimento corretto delle ossa che compongono il bacino. In questo modo si ha una corretta mobilità del bacino e il rafforzamento dei glutei; questo contribuisce a prevenire che il gluteo si intorpidisca e non sia sufficientemente tonico evitando che ci siano scompensi che è bene evitare.

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