
Un eccessivo accumulo di liquidi nei tessuti o nelle cavità del corpo del feto può provocare gravissime (e spesso fatali) conseguenze. Conosciamo...
Cosa indica l'accumulo di liquidi all'interno del sacco vitellino? Facciamo chiarezza alla luce delle evidenze scientifiche in materia.
Una di queste caratteristiche è l’accumulo di liquido all’interno del sacco vitellino. Parliamo quindi del sacco vitellino idropico e delle sue conseguenze.
Il portale Radiopaedia spiega che il sacco vitellino è la prima struttura anatomica che si forma all’interno del sacco gestazionale. Appare come una struttura ecogena che in una gravidanza normale all’inizio misura meno di 6 millimetri e ha una forma quasi sferica.
Il sacco vitellino, aggiunge la Cleveland Clinic, ha lo scopo di fornire nutrienti all’embrione, sviluppare la prima forma di cellule del sangue e produrre le cellule che porteranno alla formazione del cordone ombelicale. Inoltre svolge funzioni endocrine, metaboliche e immunologiche e contribuisce allo sviluppo del sistema gastrointestinale e riproduttivo del feto.
Inizia a svilupparsi durante la seconda settimana di gravidanza e può essere visibile con un’ecografia transvaginale a partire dalla quinta settimana di gestazione, a volte anche prima di visualizzare l’embrione. La sua visibilità durante l’ecografia e l’identificazione di alcune particolari caratteristiche consentono di valutare le condizioni dell’embrione e i possibili esiti avversi della gravidanza.
Già la presenza del sacco vitellino è utile per identificare una gravidanza intrauterina e distinguerlo da un sacco pseudogestazionale, una gravidanza anembrionica o una cisti.
In presenza di un accumulo di liquidi al suo interno, si parla di sacco vitellino idropico. È il termine medico utilizzato per indicare qualsiasi accumulo di liquido e che nel caso del sacco vitellino può alterarne la forma e le dimensioni.
Intorno al sacco vitellino ci sono diversi studi che ne esaminano le caratteristiche e le associazioni con gli esiti avversi della gravidanza. Non ci sono evidenze certe che spieghino le cause e i fattori di rischio di un sacco vitellino idropico.
Tra le condizioni responsabili si possono considerare le anomalie cromosomiche del feto e diverse aneuploidie.
Un eccessivo accumulo di liquidi nei tessuti o nelle cavità del corpo del feto può provocare gravissime (e spesso fatali) conseguenze. Conosciamo...
La presenza di un sacco vitellino idropico non è associata a sintomi particolari, anche considerando che la gravidanza è nelle fasi iniziali.
Questa particolare condizione non è sempre associata a esiti avversi della gravidanza o ad anomalie cromosomiche del feto, tanto che diverse gravidanze con sacco vitellino idropico non hanno dato problemi e hanno portato alla nascita di neonati sani.
Durante la prima ecografia si esamina l’aspetto, la posizione e la grandezza del sacco vitellino, in quanto da queste informazioni si possono ottenere delle possibili indicazioni sulle caratteristiche dell’embrione e sull’esito della gravidanza.
Il Current Health Sciences Journal segnala come un sacco vitellino con dimensioni superiori a 6 mm può essere associato ad aborto spontaneo o ad anomalie fetali. Cambiamenti nella dimensione e nella forma del sacco vitellino, infatti, possono essere indicativi di una prognosi sfavorevole della gravidanza, soprattutto in caso di precedenti casi di aborti spontanei.
In uno studio pubblicato su PubMed si evidenzia come un sacco vitellino ingrossato visualizzato prima della settima settimana di gestazione è fortemente associato a un rischio significativamente maggiore di aborto spontaneo.
In questo documento, invece, viene posta l’attenzione su come, sulla base delle pubblicazioni attualmente disponibili, ci sia una correlazione tra dimensioni anomale del sacco vitellino e aborto spontaneo, ma in questi casi spesso è stata rilevata una trisomia. Va quindi considerato se l’aborto spontaneo sia stato causato dalla trisomia più che dal sacco vitellino idropico.
La valutazione del sacco vitellino è fondamentale per identificare le donne incinte ad alto rischio di aborto e per avere minori complicazioni legate all’evoluzione della gravidanza. È quindi necessario non fermarsi alla sola constatazione di un sacco vitellino idropico, ma valutare anche tutti gli altri parametri ecografici disponibili per avere una previsione il più attendibile possibile sull’evoluzione della gravidanza.
Il racconto di Berkeley Johnson, a cui durante la prima ecografia è stato detto che l'embrione non c'era, ma settimane dopo ha scoperto un'altra v...
Molte donne durante la gravidanza sperimentano fastidi agli arti inferiori; scopriamo quando è una condizione normale (e come alleviarla) e quando...
Tenere un diario di gravidanza può essere utile per conservare ricordi piacevoli dei 9 mesi, ma anche per organizzarsi e pianificare tutto al megl...
Parliamo dell’eruzione polimorfa della gravidanza, una condizione di per sé innocua ma potenzialmente molto fastidiosa.
Durante la gravidanza possono emergere diversi problemi alla tiroide. Una ghiandola fondamentale per numerose funzioni che se non funziona corretta...
Scopriamo le cause degli attacchi di panico in gravidanza, i sintomi e come tutelare la propria salute e quella del feto.
La gravidanza è un insieme di dubbi, paure ed emozioni diverse: per arrivare al fatidico momento preparate è utile leggere dei libri sulla matern...
Un trombo può causare l’infiammazione di una vena superficiale dando origine a una condizione seria il cui rischio aumenta durante la gravidanza...
L'intimo, quando si è in gravidanza, è una parte molto importante dell'abbigliamento, e va scelta con cura, in modo che si adatti alle nuove forme.
Avere un battito cardiaco aumentato e irregolare è un impedimento per portare a termine una gravidanza? Quali i rischi. Ecco tutto quello che c'è...