Anonimo

chiede:

Egregio Dottore, ho 31 anni e sono alla mia prima gravidanza. All’ecografia alla 12° sett (corrispondenza tra settimane UM e US) il feto presentava i seguenti valori: CRL = 66 mm, BPD = 21 mm e la translucenza nucale era di 2.4 mm. Per tale motivo mi è stato suggerita l’esecuzione
del tritest senza comunicarmi il reale rischio di S. Down che tale spessore comporta e aggiungendo che essendo presente l’osso nasale, questo rischio
è comunque ridotto. Secondo lei qual è il mio rischio di Sindrome di Down?
Le comunico inoltre che mio marito 2 anni fa ha terminato 5 cicli chemioterapici con ifosfamide ed epirubicina per un sarcoma dei tessuti molli ed è attualmente in remissione completa. Grazie

Gentile Sara,
il suo valore della translucenza nucale può essere considerato borderline.
Tenga presente che non esiste un valore di cut off per questo parametro, in
quanto va valutato in relazione ad altri elementi. Io le suggerirei
l’ultrascreen che integra tale valore con un test biochimico di due
parametri, per questo detto duo-test, e che va fatto a quest’epoca di
gestazione. Per sua informazione le dico che l’osso nasale è ancora in una
fase sperimentale e che comunque sembra dare risultati molto promettenti;
che la sola translucenza nucale ha un’attendibilità del 70% e supera il 60%
del tritest; che il test biochimico delle 12 settimane ha un’attendibilità
del 70% e che raggiunge il 90% se integrato con la translucenza nucale. Non
dimentichi infine che qualunque sia il test che lei scelga, si tratterà
comunque del risultato di un test di screening e non di una diagnosi e che
quindi vi sarà sempre un margine seppur piccolo di errore. Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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  • Ginecologo