Anonimo
chiede:
Buongiorno dottore, ho scoperto pochi giorni fa di essere incinta, e ne sono felicissima. Prossimamente ho però in programma una risonanza magnetica alla testa: si può fare durante la gravidanza? Grazie.
Gentile signora, innanzitutto, congratulazioni per la gravidanza! La risonanza magnetica (RM) è generalmente considerata sicura in gravidanza, soprattutto se condotta senza mezzo di contrasto. L’esame non utilizza radiazioni ionizzanti, ma campi magnetici e onde radio, che non sembrano causare effetti dannosi sul feto.
Detto ciò, è fondamentale che l’esame venga eseguito solo se realmente indicato, valutando attentamente i benefici che può offrire rispetto a eventuali rischi. Ad esempio:
- Quando è accettabile eseguire la RM
Se il medico sospetta un problema neurologico urgente, la RM rappresenta un’opzione cruciale per ottenere una diagnosi accurata e avviare un trattamento tempestivo, salvaguardando anche la gravidanza.
- Quando è consigliabile attendere
Se l’esame è richiesto per monitorare una condizione non urgente, come una cefalea ricorrente senza altri sintomi preoccupanti o una patologia cronica preesistente già ben conosciuta (ad esempio, una piccola cisti cerebrale stabile), potrebbe essere preferibile rinviarlo a dopo il parto.
Per quanto riguarda il mezzo di contrasto, è importante sapere che il gadolinio, comunemente usato nelle RM, attraversa la placenta. Sebbene gli studi non abbiano evidenziato rischi certi, si preferisce evitarne l’uso in gravidanza a meno che non sia strettamente necessario. Ad esempio, una RM con gadolinio potrebbe essere considerata accettabile in caso di sospetto di un tumore maligno o un’infezione grave che richiedano un’analisi dettagliata dei tessuti.
Infine, nel suo caso specifico, poiché la zona da esplorare è la testa, distante dalla pelvi, il rischio per il feto è ancora più ridotto.
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Ginecologo