Anonimo
chiede:
Salve, Ho 27 anni e sono al sesto mese di un gravidanza, che è capitata. Io e il mio compagno stiamo insieme da 2 anni quasi: non viviamo insieme ma abitiamo ancora a casa dei nostri genitori. Le nostre famiglie hanno preso bene la notizia, forse meglio di noi, in realtà!
Non abbiamo abbastanza soldi per prenderci un appartamento e nella situazione di quarantena siamo rimasti lontani 2 mesi. Tra qualche giorno finalmente mi viene a trovare, ma ha intenzione di non stare molto giorni perché ritiene che questa non sia casa sua e io non posso fare a meno di pensare a quando nascerà il bambino: mi vedo già da sola. Io penso che, in un momento terribile come questo e dopo 2 mesi che non ci vediamo dovrebbe provare stare il più possibile con me, o addirittura trasferirsi qui.
Avrei davvero bisogno di un consiglio perché mi sento impazzita chiusa in casa con i miei pensieri. Grazie mille.
Salve, è comprensibile che lei si senta frastornata, triste e amareggiata. Ha passato due mesi lontana dal suo compagno, durante la gravidanza, in piena pandemia, una situazione che avrebbe provato chiunque.
L’importante, ora, è che lei non perda la lucidità e che si permetta di parlare con il suo compagno in modo diretto e chiaro. Aspettate un bambino che non era stato cercato e, non avendo le condizioni pratiche ed economiche per essere autonomi e indipendenti dalle vostre famiglie, sarà importante valutare come affrontare la situazione.
Purtroppo al momento, da quanto racconta, dovrete trovare soluzioni di compromesso: vivere separati ognuno a casa della sua famiglia o vivere insieme a casa di uno dei due. Questa è una decisione importante perché gli equilibri che già normalmente sono fragili in una coppia che si appresta ad avere un figlio, nel vostro caso rischiano di diventare esplosivi. Avete una vostra intimità da preservare, e dovrete necessariamente accettare che non potrà essere un’intimità totale, dovendo vivere in casa con i vostri genitori.
Si dia la possibilità di parlare a cuore aperto, valutate insieme pro e contro di ogni possibile soluzione, al fine di trovare quella che dà maggiori benefici e minori costi ad entrambi. Comprendo che lei si sarebbe aspettata che fosse il suo compagno a cambiare casa, ma queste sono scelte che non possono e non devono essere imposte devono arrivare naturalmente o bisogna arrivarci per gradi, prendendovi entrambi la responsabilità della vostre azioni e delle decisioni che avete preso.
Intanto datevi il tempo di recuperare la serenità e la vicinanza, mancata in questi mesi di lontananza, parlate di quello che vi preoccupa e vi ferisce: un dialogo chiaro e sereno è l’ingrediente indispensabile per affrontare questo momento così importante e delicato e per accogliere nel modo migliore la nascita di vostro figlio. I migliori auguri.
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento
Specializzazione
- Psicologo