Anonimo

chiede:

Con mio grande stupore leggo che il cortisone assunto in gravidanza è nocivo per il feto.
Sono una donna di 36 anni e 6 mesi fa alla 24ma settimana ho avuto un aborto terapeutico perché il bambino presentava una ventricolomegalia laterale dx. Sono affetta da un’epatite cronica autoimmune del tipo B ormai da anni, sono sempre sotto controllo con il mio epatologo di cui mi fido ciecamente. Da anni la mia cura è: Deltacortene 5mg a giorni alterni, Acidoursodessossicolico 1 cp. da 500 a giorni alterni (ora non lo prendo più ma assumo tutti i giorni 10 mg. di deltacortene), Sucramal protettivo per lo stomaco 2 al dì, Calcio con vitamina D. In gravidanza ho continuato la cura, eliminando il calcio e facendo di testa mia prendendo di meno il protettivo. Un immunologo, consigliatomi dal vecchio ginecologo, ha aumentato il cortisone a 25mg al dì. Per circa tre mesi di gravidanza quindi ho preso i 25 mg. eliminando l’acidoursodessossicolico, integrando il Prefolic da 15 mg. tutti i giorni, poi, non fidandomi più di lui e del ginecologo li ho cambiati.
Il nuovo ginecologo mi ha consigliato di appoggiarmi nell’ospedale dove lavora lui e contemporaneamente mi hanno seguito sia lui che un medico esperto in gravidanze a rischio, il quale mi ha riportato la cura a 5 mg. di cortisone a giorni alterni.
Credevo che tutto stesse procedendo bene, fino alla morfologica che ha evidenziato il problema del piccolo.
Sono sconcertata nel leggere che il cortisone fa male in gravidanza, tutti mi hanno detto che poteva essere assunto, non solo, mi è stato detto che il cortisone viene prodotto in maggiore quantità in gravidanza e quindi mi hanno scongiurato ogni rischio.
Dopo aver superato un periodo di profondo dolore, oggi ho deciso di provare ad avere un altro figlio.
Ma come devo fare? Non posso permettermi di interrompere il cortisone, tra l’altro mi è stato aumentato a 10 mg al dì perché per via del brutto periodo trascorso (aumentato dalla perdita di papà) le mie analisi sono un po’ alterate nei valori. Niente di preoccupante, mi ha assicurato l’epatologo, tanto che pensa anche di poterlo di nuovo diminuire. In previsione di una nuova gravidanza da chi posso essere seguita, e soprattutto, questo benedetto cortisone, posso continuare a prenderlo?
Grazie anticipatamente per la risposta, sono davvero preoccupata.

Stabilire l’esatto dosaggio necessario al suo caso è un compito che che spetta al suo epatologo. Le possibilità di danni al feto,sono molto limitate, e vi sono tante patologie che richiedono il trattamento con corticosteroidei anche e soprattutto in gravidanza. Quindi non è corretto dire semplicemente “il cortisone fa male in gravidanza”. Occorre fare come sempre il bilancio rischi/benefici, come per qualunque farmaco. Se i benefici superano i possibili rischi, allora lo si prende e basta. Se pensa che non trattare una malattia autoimmune per esempio, espone a peggioramento della stessa e aumento delle possibilità di perdere la gravidanza, capirà come ogni piccolo possibile effetto nocivo diventa una nullità in confronto. Le consiglio di rivolgersi al telefono rosso (06 3050077 h 9-13) per documentarsi con precisione sugli effetti dei farmaci che assume. Cordiali saluti

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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