Anonimo

chiede:

Gentile dottore, ho 30 anni e sono alla 12a settimana della mia prima gravidanza. La gravidanza – arrivata dopo soli due mesi di tentativi nonostante la mia storia di endometriosi per cui sono stata operata 6 anni fa per una cisti ovarica – procede al meglio. Alla 8a settimana mi è stato riscontrato un corpo luteo cistico (diametro 6 cm) ma dopo 10 giorni le dimensioni erano già rientrate a 4 cm di diametro. Le ho brevemente illustrato la mia situazione ginecologica, ma in realtà il disturbo che mi porta a scriverle è un altro. Da molti anni soffro di sindrome da colon irritabile. Grazie ad una dieta attenta e alla lunga convivenza con questo problema, ero arrivata ad un controllo abbastanza buono di tutti i disturbi che vi sono legati, ma con l’inizio della gravidanza si sono decisamente acutizzati. Ho lunghi periodi di stipsi (anche 5-6 giorni) e poi riesco ad evacuare anche con feci molli, dolori addominali e tensione al basso ventre che riconosco come aerofagia… sono tutti disturbi che lamentavo già in passato ma più persistenti. Purtroppo fatico ad assumere le giuste quantità e qualità di verdure perché il solo odore mi suscita la nausea. Il mio medico di famiglia mi ha prescritto il lattulosio, ma mi ha anche consigliato di parlarne con il ginecologo e in generale di non trascurare il fatto, perché a lungo andare potrebbe disturbare la gravidanza.
Vorrei sapere la sua opinione in merito, dal momento che già in passato il mio ginecologo è stato abbastanza scettico nell’associare disturbi gastrointestinali a quelli ginecologici, mentre la mia esperienza passata e presente mi fa credere il contrario. La ringrazio in anticipo per l’attenzione.

Gentile Anna,
uno stato di benessere generale è necessario alla gravidanza. Quindi anche se non c’è collegamento diretto fra apparato gastrointestinale e sfera genitale, è importante che lei regolarizzi le funzioni intestinali. Mai arrivare al 3° giorno senza essere andata in bagno. Più è lunga la stipsi, più il colon si irrita, creando un circolo vizioso. Se proprio non riesce a mangiare la verdura, può aggiungere integratori con fibre e fermenti. Come può ricorrere in caso di necessità a supposte di glicerina e/o a clisteri monouso. Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo