Vale

chiede:

Gentilissimo dottore, dopo una prima gravidanza portata a termine senza problemi, durante la seconda ho avuto un’embolia polmonare alla  settimana 10, le cui cause sono incerte, ma probabilmente riconducibili a forte disidratazione e poco movimento per iperemesi. Si è poi scoperta una mutazione genetica mthfr in eterozigosi ma, con omocisteina nella norma, si è esclusa esserne la causa. Ho portato comunque a termine la gravidanza senza problemi per il bambino, con terapia Clexane 16.000 unità/gg (8000 ogni 12 ore). Mi chiedevo, qualora decidessi di avere un altro figlio, la terapia con eparina, seguita ovviamente da un ematologo, mi potrà far stare tranquilla o corro pericoli per i quali è meglio rinunciare (ho 33 anni)? Grazie mille per la disponibilità.

Dott. Luca Zurzolo

risponde:

Gentile signora, le mutazioni del gene MTHFR sono estremamente diffuse nella popolazione italiana ed in genere non causano problemi per la gravidanza. Il gene MTHFR è coinvolto nel metabolismo dell’acido folico, pertanto nella futura gravidanza sarà opportuno assumere prodotti specifici sostitutivi del classico acido folico (in commercio c’è ne sono di tantissime marche ed il suo ginecologo le suggerirà quale utilizzare). Vista la pregressa embolia, sarà comunque opportuno utilizzare a scopo preventivo una copertura con eparina a basso peso molecolare e far dialogare il ginecologo e l’ematologo per la corretta gestione della gravidanza. In bocca al lupo.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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