Anonimo

chiede:

Gentile Dottore, mi chiamo Barbara ho 31 anni e sono sposata da 4.
Due anni fa sono rimasta incinta e sembrava che tutto procedesse bene
finché
ho fatto la prima ecografia (translucenza nucale) e il bimbo presentava
malformazioni gravi e igroma cistico del collo…. ho dovuto abortire. A
distanza di un anno sono rimasta ancora incinta e purtroppo ho avuto un
aborto spontaneo alla 5 settimana. Ho deciso così di fare gli esami per
poliabortività compresa la mappa cromosomica di entrambi. E’ risultato
tutto
nella norma tranne il valore dell’omocisteina che non deve essere
superiore
a 12 mentre io ce l’ho a 28.5. Vorrei quindi chiederLe se può essere
questo
il motivo per quello che è successo e se è vero che l’omocisteina si cura
con acido folico e cardioaspirina.
La ringrazio sin d’ora per la sua disponibilità e le porgo cordiali
saluti.

Gentile Barbara,
in effetti il suo primo aborto era un’interruzione volontaria e non un
evento spontaneo. Quindi solo il secondo aborto può essere considerato un
aborto spontaneo. Un solo aborto non consente di ammettere l’esistenza di
problemi, ma può essere attribuito al caso. D’altronde, avendo fatto
comunque gli esami, e disponendo del risultato dell’iperomocisteinemia,
sarebbe assurdo non tenerne conto. Si ammette in questi casi la presenza di
alcune mutazioni genetiche che implicano l’acido folico e una certa tendenza
alla trombofilia e cioè ad una ipercoagulabilità del sangue. Questi fenomeni
spiegano alcuni aborti abituali ed in effetti possono essere bilanciati da
un apporto di acido folico e da una terapia che si opponga alla
ipercoagulabilità del sangue, quale è considerata appunto l’aspirina a basse
dosi. Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo