Anonimo

chiede:

Salve. Ho 24 anni e ad oggi sono alla 25^ settimana di gravidanza, e sono già a riposo per ipercontrattualità uterina, per il poco spazio che avrebbe la bambina nell’utero che ha detto il medico sia chiuso di 4 cm. Il mio problema è che 1 mese fa mi è sopraggiunta un’ernia inguinale, diagnosi confermata dal chirurgo che mi ha visitata. È possibile che mi sia venuta per il peso della pancia? Comunque, la domanda è se è possibile un parto naturale o ci vuole un cesareo, visto che l’ernia mi dà molto fastidio e già solo per un semplice colpo di tosse o quando mi soffio il naso o semplicemente rido mi fa malissimo, quindi mi chiedo come potrei sopportare la spinta di un parto, che penso non sia cosa da poco, o se potrebbe essere pericolosa e far peggiorare la mia ernia, premetto che sarebbe il mio primo parto.

Poi durante il giorno, nonostante mi sia data al riposo totale su consiglio del medico, si gonfia e mi fa male, tanto da non riuscire a
stare per più di 5 min. In piedi o a camminare. Ha detto il chirurgo che forse con l’aumentare della pancia nei prossimi mesi, potrebbe peggiorare la questione ernia. La mia paura è che possa strozzarsi all’improvviso e in quel caso come sarebbe possibile intervenire visto che sono in gravidanza? Poi, dopo il parto, se non guarisce spontaneamente, quanto devo aspettare per operarmi di ernia inguinale, nel caso di parto naturale o cesareo? Vorrei sapere lei che ne pensa, e se ritiene sia meglio un parto cesareo.
La ringrazio tantissimo per la sua disponibilità. Cordiali saluti.

Se si verifica un’urgenza chirurgica in gravidanza, non vi sono differenze: occorre intervenire. Anzi lo stato gravidico spesso ritarda la diagnosi e il necessario intervento, peggiorando la prognosi. Accade così che le appendiciti acute o altre patologie vadano peggio in gravidanza. Lo stesso vale per eventuali complicazioni di un’ernia. Per questo motivo deve stare in contatto stretto col chirurgo. Non è dimostrato che le modalità del parto modifichino l’andamento dell’ernia, ma chieda al chirurgo che, potendola visitare, può darle un giudizio più attendibile del mio. A mio avviso un’eventuale correzione chirurgica dell’ernia, in assenza di urgenze, va fatta lontano dall’evento parto, direi almeno 4 mesi. Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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  • Ginecologo