Maria Vittoria

chiede:

Salve dottore, volevo chiederLe cortesemente se mi può dare una sua opinione a riguardo. A febbraio, conseguentemente al pap test mi hanno riscontrato HPV positivo con displasia severa CIN 3. Mi hanno sottoposto alla colposcopia e biopsia che ha confermato il CIN 3.

Mi hanno detto che devo fare il trattamento LLETZ per “pulire” il tutto e l’appuntamento ce l’ho a marzo. Stamattina ho fatto il test di gravidanza in quanto ho un ritardo di 10 giorni e il risultato è positivo. All’ospedale dove lavoro, non mi vogliono sottoporre al trattamento ma sono preoccupata in quanto non vorrei la situazione peggiorasse.

Mi sa dare qualche consiglio? Sono sono davvero preoccupata e vorrei fare questo intervento assolutamente. La ringrazio per la sua disponibilità. Un cordiale saluto e ringraziamento.

Dott. Luca Zurzolo

risponde:

Gentile signora, la questione che si pone è molto delicata. Il reperto di CIN 3 è una diagnosi di patologia “in situ” ovvero che resta confinata al collo dell’utero e la gravidanza sicuramente influenza una eventuale evoluzione di tale reperto.

Le attuali linee guida consigliano, nel caso in cui la paziente decida di portare avanti la gravidanza, di effettuare colposcopie ravvicinate ed eventuali biopsie se necessario per monitorare l’andamento della lesione, qualora si rendesse necessario un intervento di conizzazione è suggerito che venga effettuato con tecnica “a lama fredda”.

Ovviamente la decisione da prendere è importante poiché non c’è garanzia sulla evoluzione della lesione in corso di gravidanza. Data la delicatezza dell’argomento resto a sua disposizione nel caso avesse bisogno di ulteriori delucidazioni.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo