Anonimo

chiede:

Caro Dottore,
ho 34 anni ed il 6 Febbraio di quest’anno ho purtroppo subito un aborto a causa di rottura del sacco amniotico. La rottura è avvenuta a 15 settimane, mi hanno immediatamente ricoverata e tenuta a letto sotto costanti cure antibiotiche e monitoraggio del battito fetale… il 5 febbraio ho avuto perdite di sangue e discesa del cordone nel canale vaginale, il cuore del feto batteva ancora la mattina ed il pomeriggio si è spento, mi hanno indotto il travaglio e dopo 5 ore ho partorito il piccolo. Ero alla mia gravidanza innescatasi al primo tentativo, i medici mi hanno detto che questi casi sono abbastanza frequenti nelle prime gravidanze e che non devo colpevolizzare me stessa… a questo punto vorrei sapere se dopo aver chiaramente fatto le dovute indagini, posso ritentare (voglio fortemente ritentare) e dopo quanto tempo posso farlo? Basta aspettare il termine delle lochiazioni e riprendere poi serenamente i rapporti con mio marito? Devo aspettare il capoparto e dopo quanto tempo può arrivare considerando che di solito ho un ciclo regolarissimo di 28 giorni? La ringrazio anticipatamente per la risposta.

Gentile Concetta,
in genere consigliamo un’attesa di due tre mesi prima di riprovare, per avere il tempo di superare bene lo stress psico-fisico. Il suo desiderio di riprovare al più presto è molto positivo ed è il miglior modo di superare la brutta esperienza. Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo