Il World Chocolate Day 2021 celebra in tutto il mondo il grande potere su mente e corpo del cioccolato, alimento che non è solo una coccola per il palato ma anche un vero concentrato di buonumore e benessere. I benefici del cioccolato e in particolare di quello fondente sono stati confermati da diverse ricerche scientifiche, che puntano alle proprietà che fanno bene al benessere mentale grazie al rilascio di serotonina. La serotonina abbassa i livelli di stress e favorisce maggiore equilibrio psicofisico in chi lo consuma, diventando un vero “cibo” per il cervello. Va da sé che anche in gravidanza e in allattamento la cioccolata può essere una grande alleata, se inserita in una dieta equilibrata e nelle giuste quantità.

L’alimentazione in gravidanza e durante l’allattamento è strettamente correlata al benessere materno e fetale: mangiando bene si rimane in forma, si evitano conseguenze sulla salute e l’insorgenza delle patologie che compaiono durante la gestazione (come il diabete).

Non sempre però ha senso demonizzare così come, al contrario, consumare in modo eccessivo, alcuni alimenti. Ed è proprio questo il caso del cioccolato. Per fare il punto ne abbiamo parlato con il nostro esperto Nutrizionista Clinico Specialista in Alimentazione e Nutrizione Umana, il Dottor Rosario Morando.

Cosa c’è dentro il cioccolato?

Dottore ci dica: cosa c’è dentro il cioccolato?

Il cioccolato viene classificato come sostanza nervina, perché stimola le sinapsi, esattamente come fa il caffè. Esistono diverse tipologie di cioccolato, tutte strettamente dipendenti al grado di purezza del cacao. Sul mercato troviamo varietà stratificate, da quello al latte a quello aromatizzato: a seconda della geolocalizzazione delle fave di cacao abbiamo diverse varietà più profumate e pregiate. Nel cioccolato fondente almeno al 70%, che è la nostra varietà di riferimento in una alimentazione equilibrata, ci sono grassi saturi e moninsaturi, grassi “buoni”. Questo cioccolato contiene poi una parte di zuccheri e, nel caso del fondente, abbiamo una parte anche ossidante con la presenza di polifenoli (in particolare la quercetina).

La quercetina, che è presente anche nelle mele, è in grado di attivare un’azione cardioprotettiva che rende il cioccolato fondente un’arma insostituibile. Il dottor Morando però ci ha confermato che questa descrizione vale solo per questa varietà: la grande varietà di zuccheri contenuti nel cioccolato al latte (e similari) non la rende un alimento da prediligere.

Cioccolato in gravidanza sì o no? 

Parlando di gravidanza fisiologica può essere consumato il cioccolato in gravidanza? Se sì, in quali quantità?

20 grammi (ovvero un quadratino di cioccolato, dosaggio giornaliero raccomandato per far sì che il cioccolato espleti la sua proprietà cardioprotettiva) di fondente al 70% sono la dose perfetta. In questo modo il cioccolato ha anche proprietà energizzanti, che aiutano la donna in attesa che soffre di pressione bassa a riprendersi e a stare meglio. Rilasciando la serotonina, ovvero l’ormone della felicità, il cioccolato in gravidanza diventa davvero insostituibile anche per l’umore. Se consumato nelle dosi raccomandate, non ci sono controindicazioni sul feto.

Le patologie che non vanno d’accordo con un consumo massivo di cioccolato o con un dosaggio eccessivo (anche se parliamo di quello fondente) sono il diabete gestazionale e l’ipertensione gravidica, che può portare a complicazioni come la preeclampsia. Nei soggetti diabetici sempre meglio preferire una varietà di fondente superiore al 90%.

In allattamento, sempre secondo i consigli del nutrizionista, non ci sono controindicazioni nel consumo di cioccolato fondente.

Cioccolato ai bambini: a quale età e quanto?

E i bambini? Possono consumare cioccolata?

A partire dai 2 anni possiamo integrare del cioccolato sia al latte sia fondente, sempre in piccole quantità. Magari il bambino non ama il gusto amaro dato dal fondente e preferirà quello dolce e più zuccherino di quello al latte, quindi è bene non esagerare con il consumo di quest’ultimo. Sopra i 5 anni i bambini imparano ad apprezzare anche altri gusti, quindi, esattamente come gli adulti, sapranno apprezzare quello del fondente al 70% per trarre il meglio dalle sue proprietà. Tra quelle più interessanti per i bambini c’è l’azione acariogena e antinfiammatoria per il paradonto (gengive): questo vuol dire che il cioccolato fondente non agevola l’insorgenza di carie ma, anzi, aiuta ad evitarle. Ed è proprio per questo che bisognerebbe scegliere sempre questa varietà, anche quando i bambini sono piccoli, al posto di altre.

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