Come conciliare al meglio lavoro e accudimento dei figli piccoli? Molte famiglie, in Italia, continuano ad affidarsi alla disponibilità dei nonni o alla professionalità di una baby-sitter, ma sono sempre più numerosi i genitori che, per necessità o scelta di principio, affidano i figli a nidi pubblici o privati.

Negli ultimi anni, al classico asilo nido si sono aggiunte diverse varianti, ciascuna con delle caratteristiche particolari. Vediamo dunque quali sono le cinque principali soluzioni alternative al nido:

1. Il micronido

Si tratta di strutture simili, nell’organizzazione e nella sostanza, ai classici nidi, solo che possono ospitare un numero limitato di bambini, in genere non più di una decina. Uno dei lati positivi, oltre al rapporto numerico vantaggioso tra educatori e bimbi, è che c’è di solito una minore frequenza di infezioni ed “epidemie” di malanni di stagione e non solo.

2. La Tagesmutter

La Tagesmutter è una figura professionale formata appositamente per occuparsi di bambini piccoli. Di norma tiene i bimbi, in piccoli gruppi, direttamente in casa propria, per cui questa alternativa al nido è ideale per chi preferisce che i propri figli stiano in un ambiente domestico e vengano affidati a una sola persona, pur avendo, allo stesso tempo, la possibilità di passare del tempo con bambini coetanei.

3. Il Nido famiglia

Il nido famiglia ha un’impostazione simile a quella della Tagesmutter, solo che in questo caso di norma chi gestisce la “struttura” è una mamma, che tiene altri bambini insieme ai propri, solitamente nella sua abitazione. Anche in questo caso il numero di iscritti è molto basso, ed è necessario un percorso formativo specifico.

4. Il babyparking o ludoteca

bimbo-corre

Rappresenta la soluzione ideale per chi cerca la massima flessibilità. Si tratta di strutture che i bambini possono frequentare anche in modo discontinuo e occasionale, a seconda delle esigenze lavorative (e non solo) dei genitori. Un possibile svantaggio è che gli animatori o educatori possono cambiare nel tempo, così come ovviamente i bimbi presenti, rendendo più difficile mantenere punti di riferimento relazionali. Dal punto di vista dei costi, di norma il babyparking risulta conveniente rispetto a un classico nido solo se vi si ricorre saltuariamente o per un numero limitato di ore al giorno.

5. Gli spazi di coworking

In diverse città italiane sono da qualche anno disponibili spazi di coworking in cui le mamme (ma anche i papà) possono lavorare, affittando una stanza o anche una semplice scrivania, mentre i figli giocano in appositi ambienti sicuri, accuditi da personale specializzato. Questa può essere una soluzione alternativa al nido per i liberi professionisti e in generale per chi lavora in modo autonomo e preferisce rimanere fuori casa durante le ore lavorative.

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