I genitori che aspettano un bambino non vedono l’ora di incontrarlo. L’effettivo processo del parto, però, può suscitare emozioni contrastanti, tra cui la paura per il dolore del travaglio.

Fortunatamente, oggi esistono molte opzioni diverse per la gestione del dolore durante il parto: una di questo è l’ipnosi attraverso una tecnica chiamata “hypnobirthing”, che è stata attuata e promossa anche da celebrities e persone famose, tra cui la principessa Kate Middleton. Ma di cosa si tratta?

Cos’è l’hypnobirthing?

L’Hypnobirthing è una versione particolare dell’ipnosi dedicata al processo del parto. Il termine è stato coniato nel libro “HypnoBirthing: A Celebration of Life” del 1989, scritto dall’ipnoterapeuta Marie Mongan, le cui idee sono influenzate dai sostenitori della “nascita naturale”, il dottor Jonathan Dye e il dottor Grantly Dick-Read.

Hypnobirthing combina visualizzazione, esercizi di respirazione e affermazioni per aiutare chi partorisce a superare il disagio, portando il corpo in uno stato di profondo rilassamento, che consente ai muscoli di lavorare in modo ottimale durante il parto. L’obiettivo è aiutare ad affrontare qualsiasi paura o ansia riguardo al parto, attraverso varie tecniche e autoipnosi per aiutare a distendere il corpo prima e durante il travaglio e il parto.

L’idea è che quando il corpo e la mente sono in uno stato di completo relax, la nascita può avvenire più rapidamente e senza dolore perché il corpo non combatte il processo naturale.

Come funziona l’hypnobirthing?

Il metodo HypnoBirthing è in parte basato sul lavoro di Grantly Dick-Read, l’ostetrico inglese che scrisse “Childbirth Without Fear” nel 1944. Secondo il dottor Dick-Read, l’uso dell’ipnosi aiuta le persone in travaglio a rompere quella che lui chiamava la “Sindrome da paura-tensione-dolore” che rende il travaglio più difficile.

Mongan dice che con l’aiuto dell’ipnosi, una donna incinta in travaglio può portare il proprio corpo in uno stato di profondo rilassamento in cui i muscoli possono lavorare come dovrebbero durante il parto. Le persone che hanno utilizzato questa tecnica riferiscono di sentirsi rilassate, calme, consapevoli e in controllo.

L’idea è che, utilizzando queste tecniche, è possibile partorire in uno stato simile al sogno ad occhi aperti, sentendosi:

  • pienamente consapevole di ciò che sta accadendo e in grado di uscire e uscire dall’ipnosi quando si vuole;
  • più rilassati, mantenendo il corpo fuori dalla modalità lotta o fuga che può essere indotta dall’ambiente non familiare di una sala parto;
  • più in grado di gestire il dolore e gli ormoni dello stress attraverso il rilascio di endorfine.

Controllando il dolore e gli ormoni dello stress, il corpo può lasciarsi andare pienamente al compito che lo attende.

Le tecniche di rilassamento

1. Respirazione controllata

Ci sono due diverse tecniche di respirazione. Nella prima, si inspira profondamente attraverso il naso contando fino a quattro, poi si espira, sempre attraverso il naso, contando fino a 7.

La seconda tecnica è simile. Seguendo lo stesso schema di respirazione profonda, si allunga l’inspirazione contando fino a 7 e mantienendo l’espirazione contando fino a sette. Respirare in questo modo dovrebbe aiuti ad attivare il sistema nervoso parasimpatico, donando vibrazioni calmanti.

2. Focus su pensieri e parole positivi

Concentrarsi su pensieri e parole positivi è un’altra tecnica utile. Invece di usare la parola “contrazione” durante il travaglio, è possibile dire, ad esempio, “onda” per dare una connotazione più positiva. Un altro esempio è sostituire “rottura” delle membrane con la parola “rilascio”.

3. Visualizzazione guidata

Altre tecniche includono la visualizzazione guidata, in cui è possibile immaginare qualcosa come un fiore che si apre per rilassare il corpo, e l’uso della musica e della meditazione per un ulteriore rilassamento.

I limiti dell’hypnobirthing

Praticare l’Hypnobirthing o le tecniche correlate non garantisce che un travaglio facile e indolore. Uno dei principali svantaggi dell’autoipnosi durante il parto è che non prepara necessariamente le donne a nascite che non vanno come previsto, perché non fornisce molte informazioni sulle misure per alleviare il dolore oltre alle diverse tecniche per rilassare il corpo.

Non solo: alcune persone hanno segnalato una serie di limiti, tra cui:

  • Non essere presi sul serio dal personale ospedaliero;
  • Sentimenti di frustrazione e delusione quando non hanno avuto il tipo di parto che si aspettavano;
  • Il processo del travaglio è stato valutato erroneamente dal personale a causa dello stato di rilassamento.

La cosa migliore, se si desidera attuare l’hypnobirthing durante il parto, è considerare e pianificare anche un piano B. In questo modo, se il parto non va come sperato, i genitori possono essere preparati.

L’hypnobirthing in Italia

Quella dell’Hypnobirthing in Italia non è una pratica nuova, ma non è mai stata molto conosciuta finché Kate Middleton ha acceso i riflettori su questa pratica raccontando il suo parto. Come ha spiegato la Dott.ssa Daria Russo a GravidanzaOnLine, però,

I nostri ospedali a differenza di quelli inglesi o americani, non sono ancora attrezzati: bisogna lavorare perché le due figure di riferimento dell’hypnobirthing, lo psicologo e l’ostetrica, possano lavorare insieme anche all’interno degli ospedali, perché al supporto medico sia affiancato anche quello emotivo.

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