I chirurghi dell’università di Goteborg, in Svezia, hanno realizzato il primo trapianto di utero da madre a figlia; in realtà si tratta di due interventi, eseguiti il 15 e il 16 settembre su due trentenni, senza complicazioni, come hanno annunciato gli stessi specialisti. Entrambe hanno ricevuto l’organo dalle loro madri.

A una paziente l’utero era stato rimosso diversi anni fa a causa di un tumore alla cervice, mentre l’altra ne è priva perché colpita dalla nascita da una rara sindrome che impedisce lo sviluppo completo del sistema riproduttivo e il concepimento.

Il trapianto era, dunque, l’unica soluzione. Per eseguire questo delicato intervento sono stati necessari più di dieci chirurghi, che da anni si allenavano insieme per completare la procedura con successo. Le due donne, ha spiegato il capo dell’equipe, il prof. Mats Brannstrom, “stanno bene, sono solo un po’ stanche. Le madri, che hanno donato l’utero, sono già in piedi, camminano e saranno dimesse dall’ospedale nel giro di qualche giorno“.

Per diventare mamme a loro volta, le pazienti – di cui non sono stati rivelati i nomi – dovranno aspettare almeno un anno prima di sottoporsi alla fecondazione assistita, con l’impianto degli embrioni congelati. Gravidanze dopo un trapianto d’utero sono state portate a termine con successo in animali, per esempio topi, ma non ancora nei primati. I medici, però, lasciano spazio all’ottimismo: sono speranzosi sul fatto che le due donne abbiano “una buona chance” di avere un figlio.

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