Come gli adulti, anche i bambini hanno le stesse probabilità di contrarre il Covid ma, una nuova ricerca ha mostrato che questi ultimi presentano sintomatologia lieve e, conseguentemente, meno problemi a uscirne completamente rispetto agli adulti.

Scopriamo di più sullo studio in questione e su come reagisce il corpo dei bimbi alla risposta immunitaria post Covid-19.

Bambini e Covid: la maggior parte di loro si riprende completamente, lo dice una nuova ricerca

Una nuova ricerca condotta dal Murdoch Children’s Research Institute (MCRI) nel 2020 dichiara che la maggior parte dei bambini ha sintomi talmente leggeri da non richiede cure mediche approfondite.

In più, la maggior parte di questi bambini affetti da Covid-19 guarisce completamente entro poche settimane dall’infezione. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica TheLancet ha analizzato 171 bambini minori di 18 anni risultati positivi al SARS-CoV-2 in Australia, tra marzo e ottobre del 2020.

Di questo campione, come specificato dallo studio pubblicato su The Medical Journal of Australia (MJA):

  • il 58% presentava sintomi lievi;
  • il 36% erano asintomatici;
  • il 5% aveva una sintomatologia moderata.

Ma tutti i 171 bambini si sono ripresi bene dal Covid-19. Tra i sintomi a lungo termine più comuni, quali tosse e affaticamento, essi non sono durati più di 2 mesi. In merito ai risultati ottenuti, la Dott.ssa Kelly Fradin, pediatra, ha affermato:

Sono grata che i bambini sperimentino tassi più bassi di gravi complicazioni di salute come il ricovero in ospedale e la morte a causa del Covid-19. Tuttavia, un rischio basso non è nessun rischio.

Quando milioni di bambini si ammalano, si sommano anche complicazioni rare come la sindrome infiammatoria multisistemica nei bambini (MIS-C). Inoltre, rimane una notevole incertezza sugli esiti a lungo termine del Covid-19.

L’importanza di vaccinarsi

Il Dott. David Vu, specialista in malattie infettive pediatriche presso il Santa Clara Valley Medical Center di San Jose, in California, ha ribadito l’importanza nell’uso delle mascherine igieniche anche sui minori.

Un modo per contenere il proliferare dei contagi da Covid-19 ma non solo, anche l’unico modo, insieme all’igiene di mani e distanziamento sociale, di infettare terze persone ritenute soggetti più a rischio come anziani o con patologie pregresse.

Per questo motivo, il Dott. Vu, spiega l’importanza dei vaccini:

Il modo migliore per ridurre il rischio di malattie gravi e morte è la vaccinazione. Anche se non è chiaro quanto bene gli attuali vaccini proteggano dall’infezione della variante Delta che è la variante dominante che circola in tutto il mondo, gli attuali vaccini aiutano ancora a ridurre la gravità dei sintomi e a ridurre il rischio di morte.

Ad oggi, ci sono 10 volte più infezioni nelle persone non vaccinate rispetto a quelle che sono vaccinate, il che significa che la vaccinazione fa una differenza sostanziale nella riduzione del rischio di infezione.

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