Anonimo

chiede:

Ho perso mia figlia per un distacco intempestivo di placenta
proprio
il giorno ke mi si sono rotte le acque alle 22 (ero nella settimana
ostetrica) e una volta in ospedale dopo un’ora dalla rottura delle acque
ho
cominciato a perdere sangue. Intorno alle 23.40 il medico mi visita e
capisce cosa stesse succedendo. Quindi avverte i ferristi e l’anestesista
ke
di notte non si trovano in ospedale ma sono reperibili (almeno questo) e
alle
00.45 cominciano a farmi l’epidurale (la totale non potevano farla xkè
ovviamente avevo cenato tranquillamente. Insomma la bimba nasce morta
all’1.08.
So ke è una situazione rara e la più imprevedibile (almeno x me ke pur
essendo in sovrappeso ma non di tanto non ho mai avuto né gestosi, né
pressione alta, né urti all’addome)… ho vissuto una gravidanza tranquilla
però volevo kiederle se un grande stress o un dolore emotivo possono
portare
a questo e vivo con l’angoscia ke se i medici fossero stati più tempestivi
forse la bambina si sarebbe potuta salvare. Grazie anticipatamente per la
risposta

È raro che uno stress emotivo possa essere responsabile della rottura delle
membrane. In casi rari può verificarsi la morte in utero in seguito a stress
conseguenti ad eventi terrificanti. Di contro uno stress psico ma anche
fisico di elevata entità, può favorire in soggetti predisposti, distacchi
placentari. Più frequentemente una rottura prematura delle membrane é però
conseguenza di una infezione amniotica.
Per questo é sempre consigliabile eseguire in gravidanza ed ancor meglio
prima di concepire, tamponi vaginali completi.
In un certo numero di casi, invece, non é possibile evidenziare nessuna
causa scatenante in base alle conoscenze mediche attuali.
Un saluto

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

Fai la tua domanda Tutte le domande
Ti è stato utile?
Non ci sono ancora voti.
Attendere prego...

Specializzazione

  • Ginecologo