
Il sesso in gravidanza non è pericoloso e può avere diversi benefici. Esistono, però, dei fattori di rischio che in alcuni casi lo rendono scons...
Verità o leggenda: esiste davvero una posizione sessuale che favorisca il concepimento? Sono pochi gli studi sul tema, ma tutti giungono alla medesima conclusione. Scopriamo quale e tutto quello che c’è da sapere per “assicurarsi” la gestazione.
È giusto chiedersi se esistono posizioni per rimanere incinta? Come per ogni singolo aspetto che riguarda la gestazione, ci sono miti e credenze che si rifanno a saggezze popolari che, però, non hanno alcun fondamento scientifico. Ciò vuol dire che è possibile crederci, ma non c’è alcuna garanzia che possa “succedere davvero qualcosa”.
Per quanto riguarda le posizioni sessuali per restare incinta esiste una netta divisione tra leggende e verità, legate principalmente alla forza di gravità che “spingerebbe” gli spermatozoi nell’utero. Vediamo di fare un po’ di chiarezza aiutandoci con gli studi scientifici legati a questa tematica.
Il sesso in gravidanza non è pericoloso e può avere diversi benefici. Esistono, però, dei fattori di rischio che in alcuni casi lo rendono scons...
Chi cerca un figlio, desidera che tutto avvenga nel minor tempo possibile e che fili tutto liscio. Cosa fare per rimanere incinta? Leggende metropolitane tramandano quelle che, nella teoria, sono le migliori posizioni per sperare in una gravidanza.
Esistono davvero? No, non esistono, o meglio ce ne sono alcune migliori di altre ma non c’è alcuna garanzia – ribadiamo, nessuna – di iniziare una gestazione scegliendo una posizione piuttosto che un’altra.
Se non si hanno particolari problemi, si può “procedere” con i rapporti sessuali e certamente individuare i giorni più fertili del mese, magari aiutandosi con degli stick di ovulazione, può essere di aiuto. Avere più rapporti, però, non offre un più ampio ventaglio di probabilità.
Sono pochi gli studi effettuati sull’effettivo vantaggio di preferire una posizione rispetto a un’altra per favorire il concepimento. La migliore sembra essere quella del missionario, perché faciliterebbe l’ingresso degli spermatozoi al muco cervicale, ma ciò non vale per chi presenta l’utero retroverso.
Gli esperti sono concordi: non c’è alcuna posizione sessuale che favorisca il concepimento. Ciò che, però, può aiutare davvero è avvicinare quanto più possibile lo sperma alla cervice, secondo il portale WebMD.
Ecco, allora, che si intuiscono quali sono le posizioni sessuali che favoriscono questo avvicinamento. La prima è la già menzionata missionario. L’altra prevede la penetrazione da dietro ed è la classica “pecorina” o doggy style.
La più sconsigliata, invece, è quella che prevede la donna sopra l’uomo, in quanto in questo modo – causa leggi di gravità – lo sperma farebbe fatica a effettuare la risalita.
Per quanto riguarda il dopo, anche qui non c’è alcuna specifica per favorire l’arrivo dello sperma a destinazione. Quindi mettersi a gambe all’aria, sempre sfruttando al meglio le leggi gravitazionali, non serve a molto, ma può blandamente aiutare.
Sempre il portale WebMD ricorda che gli spermatozoi sono “piccoli nuotatori” che impiegano 10-15 minuti al massimo per raggiungere l’utero. Dunque, assumere una determinata posizione dopo i rapporti per oltre un quarto d’ora non è affatto necessario.
Tutto quello che vi abbiamo elencato determinano delle probabilità, perché quando si parla di concepimento, più che le posizioni sessuali, entrano in gioco altri fattori molto più importanti. Li spiega con chiarezza Sheryl A. Kingsberg, Ph.D., capo della divisione di medicina comportamentale al Case Medical Center e professoressa di biologia riproduttiva e psichiatria al Case Western Reserve University School of Medicine di Cleveland, sull’approfondimento di Parents.
Le cause che bisogna analizzare, secondo la specialista, sono l’età materna e la tempistica del rapporto sessuale, che deve avvenire nei giorni fertili.
In sostanza, non esistono prove che stabiliscono le migliori posizioni sessuali per restare incinta, me nemmeno altre che indichino il contrario.
Alla luce di quanto scritto, non esistono posizioni per rimanere incinta, anche se alcune sembrerebbero migliori di altre.
In verità se è “tutto nella norma”, si possono avere rapporti come si preferisce. Perché è vero che se gli spermatozoi sono più vicini all’utero, ci potrebbe essere un esito positivo, ma è anche vero che dipende tutto dalla loro motilità. Se i gameti maschili presentano un’ottima motilità, allora le probabilità di concepimento saranno più alte. Al contrario, bisogna sottoporsi a test specifici.
Quella di mettere un cuscino sotto i glutei quando si hanno rapporti è un’altra ardua leggenda da sradicare. Facendo così, si dovrebbe facilitare maggiormente l’ingresso degli spermatozoi, affinché “scivolino” nel collo dell’utero. Difatti, non c’è alcun fondamento scientifico.
Il fatto che avere rapporti con maggiore frequenza aumenterebbe le possibilità di avere un bimbo è un’altra falsità. Fare sesso ripetutamente e più volte non garantisce un incremento delle probabilità. Infatti, c’è chi resta incinta anche la prima volta in assoluto che ha rapporti.
In termini di credenze, è piuttosto diffuso anche il mito che si può determinare il sesso del bambino in base al giorno di concepimento: maschio se il rapporto avverrà prima dell’ovulazione, femmina dopo. In realtà non è mai stato rilevato da alcuno studio scientifico la valenza di questa leggenda.
A tal proposito, tra le tante leggende e credenze popolari c’è quella della borsa di ghiaccio sui testicoli: il “raffreddamento” favorirebbe la possibilità di concepire un maschio.
Per rimanere incinta, innanzitutto, bisogna avere rapporti e non scoraggiarsi se per qualche mese non “succede niente”. Per favorire il tutto, conviene seguire uno stile di vita sano, quindi fare un po’ di attività fisica e soprattutto eliminare, o ridurre di molto, ciò che può nuocere, come fumo e alcol. In più conoscere i giorni fertili può aiutare molto.
Tutto questo in condizioni “normali” non solo nella donna ma anche nell’uomo. Nel caso in cui si cerchi un bimbo, è possibile parlarne con il proprio medico, che può prescrivere una serie di analisi per verificare lo stato di salute della coppia, e con il ginecologo, che può suggerire di assumere l’acido folico.
Nel caso in cui, dopo diversi tentativi, l’esito di gravidanza risulti ancora negativo, si può procedere, ma sempre sotto stretto consiglio medico, a una serie di esami specifici, tra cui la sonoisterosalpingografia, che indicheranno la presenza o meno di disfunzioni nell’apparato riproduttivo femminile.
In ogni caso, è sempre bene mantenere la calma, non lasciare che l’ansia prevalga e parlarne, più che con la nonna, con il proprio medico.
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