
Tutto quello che c'è da sapere sulle malattie reumatiche in età pediatrica con indicazioni sui principali segni da monitorare.
Cos'è l'egocentrismo infantile? Quando e come si manifesta? Scopriamo di più su come si caratterizza il modo di pensare tipico dei bambini dai 2 ai 7 anni.
Tutto quello che c'è da sapere sulle malattie reumatiche in età pediatrica con indicazioni sui principali segni da monitorare.
Perchè si parla di febbre da fieno per la rinite allergica che non dà febbre e non è provocata dal fieno? Ecco la risposta e come gestire al meg...
Crescere insieme significa evolversi, adattarsi e condividere ogni momento… dalla pappa ai compiti, dalle emozioni della nascita a quelle della v...
Cosa succede (e perchè si verifica) che un dente è più in basso rispetto a quelli vicino? Parliamo di infraocclusione dentale nei bambini scopre...
Contro l'allergia l'unica possibile cura è data dal cosiddetto vaccino antiallergico, l'immunoterapia specifica. Vediamo come funziona e quando è...
Molti bambini soffrono di disturbi e difficoltà durante la minzione; ecco come riconoscerli e quali le possibili soluzioni da valutare.
Per curare l’allergia a pollini e graminacee è possibile fare ricorso all'immunoterapia (vaccino). Ecco tutto quello che c'è da sapere.
I bambini di tutte le età possono avere paura della guerra. I social, le notizie alla TV e la loro immaginazione possono scatenare ansia, stress e...
Molte forme di disabilità non sono evidenti, ma condizionano negativamente lo sviluppo e la qualità della vita dei bambini. Parliamone.
Tanti i vantaggi, ma anche i rischi a cui fare molta attenzione: ecco come prepararsi all'arrivo della primavera.
Jean Piaget descrive lo stadio pre-operatorio come caratterizzato da compiti e operazioni che il bambino non riesce ancora a svolgere da solo con successo. Infatti non è arrivato ancora a un tipo di ragionamento che coinvolga operazioni logiche. L’egocentrismo infantile è uno dei tratti tipici di questa fase.
Vediamo quando e come si manifesta nei bambini.
Egocentrismo infantile: quando si manifesta?
L’egocentrismo infantile si manifesta nei bambini tra i 2 e i 7 anni; non va confuso con l’egoismo, come a volte i genitori tendono a fare. Si tratta di una fase tipica del pensiero dello stadio pre-operatorio, secondo la classificazione di Piaget.
Tra i 2 e i 7 anni il bambino, quando osserva degli eventi li associa ad azioni simili a quelle che lui stesso ha compiuto o visto compiere agli altri (e di cui conserva rappresentazioni mentali). Questo causa nel bambino il fenomeno dell’egocentrismo del pensiero o egocentrismo intellettuale, come lo definisce Piaget.
Ad esempio, osservando il Sole muoversi in cielo, il bambino associa il movimento del sole a uno dei movimenti che lui stesso compie. Quindi, anche il Sole, come il bambino, si sforza quando si muove, oppure si muove perché ha una particolare intenzione o scopo. L’aspetto egocentrico del bambino consiste nell’attribuire al Sole una natura simile alla propria.
Questa è una fase di passaggio, in cui il bambino ha difficoltà a uscire da se stesso, e che supererà con la crescita e le fasi successive dello sviluppo.
Egocentrismo infantile: come si manifesta?
Il pensiero egocentrico e intuitivo dà vita a particolari aspetti che caratterizzano il comportamento e la natura del bambino in questo periodo. Ecco quali sono:
Ossia il fatto che il bambino attribuisce la vita (un’anima) agli oggetti. Il sole si stanca quando si muove e vive perché ha uno scopo; la Luna ci segue quando facciamo una passeggiata (in quanto viene sempre vista alla stessa distanza), ma poi, quando invertiamo la marcia, torna indietro insieme a noi. Un’automobile o una bicicletta sono animate, quindi sono “vive” quando il bambino le vede muoversi.
Si tratta della tendenza a pensare che gli elementi naturali siano frutto della fabbricazione dell’uomo o siano creati da una realtà divina. Ad esempio, il Sole è stato acceso con un fiammifero, il lago è stato creato versando tanta acqua dai rubinetti fatti dagli uomini;
Il finalismo è la credenza che ogni fenomeno, oggetto o azione abbia uno scopo preciso; tutto è fatto per gli uomini o per i bambini. Ad esempio, la Luna esiste perché deve illuminare la notte. In alcuni casi, la visione è ancora più egocentrica: le cose casuali sembrano fatte proprio per il bambino, che osserva e attribuisce loro una finalità. Ad esempio, l’erba cresce perché così, quando il bambino cade, non si fa male; la palla rotola verso di lui perché vuole giocare.
Come educare alla condivisione? 2 consigli
Gli adulti, genitori ed educatori in primis, possono aiutare i bambini a vivere al meglio questa fase dello sviluppo. Vediamo come attraverso due semplici consigli.
1. L’esempio insegna più di mille parole
I bambini hanno un apprendimento imitativo, ossia imparano facendo le cose che vedono fare agli adulti di riferimento.
I neuroni specchio permettono di imitare ed empatizzare: per questo sono d'importanza fondamentale per i neonati e i bambini. Vediamo cosa sono, a ...
Per questo motivo, è importante che i genitori a casa diano un esempio di reciproco aiuto, ascolto e condivisione. Cosa si può fare concretamente? Coinvolgere anche i bambini nelle attività quotidiane, come rimettere in ordine i giochi, apparecchiare la tavola, aiutarsi con fratelli e sorelle.
2. Cooperare tra compagni all’asilo
Nella scuola dell’infanzia gli educatori dovrebbero puntare soprattutto a creare momenti di condivisione e cooperazione tra bambini: questo li aiuterà a sentirsi parte di una comunità. Qualche esempio concreto: realizzare insieme ai compagni un cartellone disegnando o dipingendo insieme; attraverso il rinforzo, gratificare i comportamenti d’aiuto che i bambini, spontaneamente, mettono in atto verso i compagni più fragili.