Era il 30 marzo 2008 quando chiamai la mia ginecologa per dirle che dopo 10gg di ritardo avevo fatto il test FINALMENTE positivo! Ricordo ancora le sue parole di entusiasmo dato che da quasi 2 anni cercavamo un gravidanza che non arrivava senza cause vere e proprie.

Dopo qualche giorno la ginecologa mi visitò e già si sentiva battere il cuoricino del mio fagiolino: mi programmò tutti gli esami ed ecografie da fare durante la gravidanza che, a parte un po’ di nausee, cominciò molto bene; a metà maggio feci il bitest con la translucenza: un’ecografia spettacolare in cui si vedeva bene il mio bambino, che emozione!!

Fortunatamente l’esito del bitest andò bene per cui ero proiettata verso la morfologica di metà luglio in cui io e il futuro papà, oltre al tutto il parentado, pensavamo si sarebbe visto il sesso. Ed invece, la mia stellina è stata furbetta, perché nonostante le tante manovre dell’ecografista per scoprire il sesso, non si è lasciata scoprire’¦ in compenso ci fece ciao con una manina!

L’importante per noi era sapere che stava bene, per cui io e mio marito decidemmo che sarebbe stata una sorpresa fino a fine Novembre, a meno che non si fosse lasciata vedere all’eco del terzo trimestre programmata per il 24 Settembre… che non feci mai!!

Intanto passò anche il mese di Agosto, per metà in ufficio e metà al mare dai miei, dove soffrii tantissimo il caldo; appena ritornata a casa a fine Agosto feci una visita di controllo dalla mia ginecologa per richiedere di lavorare fino all’ottavo mese, dato che fino ad allora ero stata bene e il lavoro in ufficio (che dista 10 minuti a piedi da casa) non mi affaticava; la ginecologa mi trovò solo il collo dell’utero un po’ accorciato ma mi disse di stare tranquilla e di riposare al pomeriggio dopo l’ufficio.

Intanto cominciai il corso pre-parto, nonostante il caldo che continuavo a non tollerare finché la notte tra il 13 e il 14 Settembre mi sentii male: pancia dura e perdita di liquido; andai subito in pronto soccorso dove non riuscirono a darmi una spiegazione chiara del perché di quel liquido, ma mi somministrarono subito il cortisonico per la maturazione polmonare della creatura, raccomandandomi riposo assoluto;

Così feci fino al mercoledì quando il liquido continuava a fuoriuscire ed io non sapevo se si trattava di pipì o liquido amniotico, per cui sentita la mia ginecologa, corsi di nuovo al pronto soccorso; questa volta mi parlarono di probabile rottura del sacco (da lì la perdita di liquido) e dall’eco viene fuori che si tratta di una bimba!

Da una parte ero felicissima di sapere che avrei avuto una bimba ma, dall’altra ero fortemente preoccupata perché ero solo alla 29esima settimana! Ansia ed agitazione mi assalgono quando mi dicono di dovermi trasferire in un altro ospedale dotato di neonatologia, perché in quell’ospedale la neonatologia era temporaneamente chiusa;

Come??? Chiamo la mia ginecologa che mi conferma la cosa e mi rassicura sull’ospedale in cui mi trasferivano e sul fatto che se la bimba fosse dovuta nascere, avrebbe avuto subito tutte le cure necessarie, piuttosto che affrontare un viaggio dopo il parto. Così mi accompagnarono in autoambulanza con mia sorella, mentre mio marito ci seguì in auto.

Arrivata al pronto soccorso di questo ospedale capiscono subito che il liquido era dovuto alla rottura prematura del sacco, per cui mentre mi facevano tutti gli esami, mi fecero parlare con un neonatologo rassicurandomi sul fatto che i prematuri di 29 settimane hanno molte più possibilità di farcela che i prematuri di 24-25 settimane;

Mi ricoverano tenendomi in osservazioni tutta la notte, con monitoraggi continui del cuoricino della bimba che stava bene; mi illudevo che se la situazione fosse rimasta stazionaria, avrei ritardato il parto di qualche settimana lasciando tempo alla bimba di crescere ancora un po’. Al mattino mi fanno un’eco per stimare peso e quantità di liquido amniotico: mi dicono che il liquido c’è a sufficienza e che la bimba pesa circa 1250 grammi.

Speranzosa di poter rimanere in osservazione ancora per un po’, tornata in camera i dottori che mi avevano monitorata tutta la notte mi dicono: “Signora, ci dobbiamo preparare per il cesareo, perché cominciano ad essere indici di flogosi e non possiamo rischiare che il feto ora sano, si infetti continuando a stare nella pancia”.

Paradossalmente la mia pancia non era più sicura per la mia piccola che doveva nascere a tutti i costi. Quanti pianti. Finché alle 13,21 del 18 settembre 2008 nasce la mia AGNESE. La sento piangere e mi dicono che è graziosa e ha un bel colorito roseo; fuori la sala operatoria c’è mio marito che la vede per primo, anche se in incubatrice per trasportarla in neonatologia; i dottori ci rassicurano che la bimba sta bene: pesa 1350 grammi per 37 cm di lunghezza e respira da sola!!!!

La sera stessa mi faccio aiutare ad alzare, perché l’indomani voglio correre dalla mia piccolina. Vi assicuro che non è affatto piacevole stare in camera con altre puerpere coi loro bimbi accanto, mentre la tua piccolina è in incubatrice in un reparto sconosciuto!

Ricordo ancora l’emozione provata quando, attaccata al trabiccolo della flebo, sono andata a conoscere la mia piccolina in neonatologia: un reparto particolare, tutto sterilizzato con allarmi e sensori su ogni incubatrice!

Fortunatamente la mia Agnese ha mostrato subito una gran voglia di vivere: ha accettato da subito e bene gli 8 grammi di latte per ciascuna delle 8 poppate, ha respirato da sola senza aiuti, le abbiamo cambiato da subito il pannolino e fatto sentire il calore delle mani di mamma e papà quando era infastidita dai vari fili dei sensori. Dopo una settimana le sue condizioni stabili hanno indotto i medici a trasferirla nel reparto di neonatologia della nostra città (nel frattempo era stato riaperto!!), facendo così il suo primo viaggio da sola in incubatrice. Qui ci rimase per 30 giorni finché, raggiunto il peso di 2 Kg, l’abbiamo potuta portare finalmente a casa!

Agnese ha ora 11 mesi: sta bene, è una bimba sana, alta e magrolina, ma molto socievole, vivace e solare’¦ è la stellina di mamma e papà!

In questi 11 mesi le preoccupazioni non sono mancate, soprattutto quando a 6 mesi anagrafici ha smesso di accettare di buon grado il latte e abbiamo dovuto iniziare lo svezzamento, lungo, faticoso ancora ora non mangia volentieri’¦ ma lei sta bene ed è la cosa più importante!

Speriamo di poterle dare presto un fratellino o sorellina!

Rosanna 31/08/2009

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