Il latte materno può rappresentare una nuova fonte di cellule staminali? La risposta è si e arriva dal 7° International Breastfeeding and Lactation Symposium di Medela. La ricerca era stata avviata nel 2007 dal gruppo di studio della University of Western Australia (UWA) che aveva isolato alcune cellule staminali contenute nel latte materno.

Ora, grazie alle ulteriori ricerche condotte da un nuovo membro del team, la ricercatrice Foteini Hassiotou, si ha la certezza che esiste la possibilità di estrarre dal latte materno vere e proprie cellule staminali multipotenti, quindi in grado di trasformarsi in molte cellule diverse. Trovare una nuova “riserva” di cellule di questo tipo nell’individuo adulto è una notizia estremamente confortante, in quanto consentirebbe agli scienziati di portare avanti la ricerca senza dover affrontare il problema etico di usare cellule embrionali, più potenti di quelle adulte, nell’ambito della medicina rigenerativa. Il latte materno inoltre è facilmente reperibile e gli esperti hanno trovato cellule staminali in grande quantità.

Grazie al sostegno di Medela è stato possibile effettuare ulteriori passi avanti nel campo della ricerca, dimostrando ancora una volta come il latte materno non sia solo un semplice nutrimento per il bambino – dichiara Foteini Hassiotou, ricercatrice presso l’University of Western Australia -. Queste staminali possono diventare cellule di tessuto osseo, cartilagineo, adipose, pancreatiche, epatiche, neuroni. È proprio questo il loro valore: stimolandole opportunamente in provetta è possibile ‘trasformarle’ in cellule specializzate di diversa e svariata natura. D’altra parte ancora molte domande rimangono insolute, in particolare stiamo ancora studiando il ruolo di tali cellule nei bambini allattati al seno.

Medela collabora con lo Human Lactation Research Group dalla metà degli anni ’90. Nel corso degli anni sono state conseguite numerose scoperte scientifiche tra cui nuove conoscenze sull’anatomia del seno e l’identificazione del reale meccanismo di suzione del neonato. Il team, coordinato dal professor Peter Hartmann lavora nel campo delle cellule staminali da oltre cinque anni. “Siamo lieti dei risultati raggiunti dai ricercatori dello Human Lactation Research Group – afferma Daniele Natali, Managing Director di Medela Italia – L’esistenza di cellule staminali nel latte materno è senz’altro una scoperta affascinante che apre nuove prospettive in ambito clinico, siamo ansiosi di sapere quale sarà il contributo che queste cellule potranno avere nello sviluppo del bambino.”

La ricercatrice Foteini Hassiotou ha ottenuto il premio AusBiotech-GSK Excellence Award 2011 proprio per la sua recente scoperta di cellule staminali nel latte materno. I risultati dello studio sono stati presentati al 7° International Breastfeeding and Lactation Symposium, durante il quale si è parlato anche della relazione tra farmaci e allattamento, composizione del latte materno e importanza di quest’ultimo all’interno delle terapie intensive neonatali.

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  • Allattamento