La Slow medicine e le 5 cose da non fare in gravidanza
Cos'è la slow medicine? Che significa scegliere saggiamente (choosing wisely)? L'appropriatezza prescrittiva per una medicina rispettosa anche in gravidanza.

Cos'è la slow medicine? Che significa scegliere saggiamente (choosing wisely)? L'appropriatezza prescrittiva per una medicina rispettosa anche in gravidanza.
Slow Medicine è un movimento che auspica un cambiamento radicale nella pratica medica ispirato al più ampio e conosciuto movimento Slow Food.
Nell’aggettivo “slow” sta il nocciolo del suo pensiero, che predilige la qualità alla velocità e alla quantità, dedicando al paziente il tempo necessario di cui ha bisogno.
Il medico slow, oltre all’imprescindibile competenza clinica, recupera la dimensione della cura, che non coincide necessariamente ed esclusivamente con la terapia, ma tiene conto della persona nella sua interezza, all’interno del suo contesto familiare e sociale.
L’espressione “Slow Medicine” fu usata per la prima volta nel 2002 in una pubblicazione del cardiologo Alberto Dolara per indicare un approccio alla medicina che garantisse il tempo di valutare il paziente nel suo più ampio contesto sociale; che permettesse di ridurre l’ansia, di valutare nuovi metodi e tecnologie, di prevenire un rilascio ospedaliero prematuro e di fornire adeguato supporto psicologico.
La letteratura scientifica è chiara nel dire che una parte consistente delle cure mediche non sono né efficaci, né appropriate. In gioco c’è la salute delle persone, che possono essere esposte a seri danni a causa di un uso eccessivo (o a volte al contrario ridotto) di prestazioni diagnostiche e trattamenti farmacologici e/o chirurgici.
Spesso però i pazienti sono i primi a ritenere utili tutte le cure, o che sia preferibile prendere tanti farmaci piuttosto che ridurli. In quest’ottica qualsiasi tentativo di riduzione delle prestazioni verrà considerato un pericolo per la salute. Ma allora come bisogna regolarsi?
Per Slow Medicine la soluzione parte dalla relazione medico-paziente, che deve comprendere ascolto, suggerimenti e, solo alla fine, prescrizioni. In particolare, l’appropriatezza della prescrizione di un intervento diagnostico o terapeutico si può riassumere in questi elementi:
Choosing Wisely è una campagna di educazione sanitaria sull’assistenza sanitaria non necessaria, che si propone di far dialogare professionisti e pazienti su quegli esami e trattamenti che anziché apportare benefici possono provocare gravi danni. Una campagna che punti a “scegliere in modo saggio” deve avere alcune caratteristiche:
Sia la campagna internazionale che italiana prevedono che le società scientifiche si impegnino a individuare cinque pratiche a rischio di inappropriatezza. Grazie al lavoro di medici provenienti da tutto il mondo, Choosing Wisely ha identificato più di 500 trattamenti e procedure non necessari, incoraggiando i pazienti alla discussione e all’approfondimento prima di procedere coi trattamenti.
Slow Medicine si ispira ai principi di sobrietà, rispetto e giustizia.
Applicare la Slow Medicine alla gravidanza significa innanzitutto instaurare una relazione basata sul dialogo e la fiducia con la futura mamma, fondamentale per arrivare a scelte informate e condivise.
Dal punto di vista clinico, Slow Medicine tutela la maternità rispettandone i tempi fisiologici e limitando la tendenza a intervenire in modo intrusivo. La gravidanza e il parto infatti, in quanto eventi fisiologici, andrebbero medicalizzati il meno possibile.
I medici dell’Associazione ginecologi ospedalieri italiani che hanno aderito al movimento Choosing Wisely – lanciato in Italia da Slow Medicine – hanno sottoscritto un impegno articolato in cinque punti, su cosa il personale sanitario deve fare o evitare di fare in gravidanza.