La qualità della relazione tra la mamma e il suo bambino che si stabilisce durante la gravidanza ha un’influenza sullo sviluppo fisico e psichico del bambino stesso.

Dai primi istanti di vita l’embrione inizia ad essere immerso in un universo sonoro, un universo che costituirà la dolce ninna nanna nei nove mesi di gestazione. Questo miscuglio di suoni possiamo considerarlo una specie di carezza vibratoria e sonora che lo aiuterà a svilupparsi e a crescere.

=> Allattamento e rapporto madre figlio

Il primo suono, quello più importante e più sentito dall’embrione è sicuramente il suono del tuo battito cardiaco. Tra te e tuo figlio si genera infatti un dialogo costante basato sul ritmo del tuo cuore. Questo suono, con il suo specifico ritmo che cambia in base alle situazioni che ti troverai a vivere, sarà per il tuo bimbo il segnale della tua presenza e costituirà il primo grande contatto tra di voi.

Per questo ogni emozione che proverai sarà avvertita dal bambino che sarà calmo quando sarai calma e tranquillo e sereno se sarai tranquilla e serena. Ogni “vibrazione emotiva” dovuta al tuo stato d’animo modifica le vibrazioni ritmico-sonore in cui è avvolto il bambino con le quali entra in risonanza
percependone le variazioni.

Oltre al battito cardiaco, nel tuo corpo si propagano i rumori e i suoni generati, per esempio, dallo scorrere del sangue, dalla respirazione, dai movimenti del diaframma o ancora dallo stomaco che si riempie e si svuota. Tutte sono fonti sonore che stimolano il feto e lo mettono in relazione con te.

Ma c’è un suono ancora più ”evoluto” che rafforza questa splendida relazione: il suono della tua voce. Per questo è molto importante parlare – e se si vuole anche cantare! – al proprio bambino, perché attraverso questi processi si instaura con lui una vera e propria armonia, in cui il suono è l’oggetto intermediario che permette e facilita la relazione, il dialogo e l’empatia.

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