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Con il rientro sui banchi di scuola, potrebbe verificarsi che i bambini assumano, a casa o in aula, una postura non del tutto corretta: fate attenzione, perché non sempre è indice di svogliatezza, mancanza di volontà o di concentrazione, ma può nascondere reali problemi di vista. Come riconoscere allora se un bambino è semplicemente svogliato e/o distratto o ha realmente difetti visivi?
A spiegarcelo è il dottor Marco Moschi, direttore sanitario di Clinica Baviera Italia.
“La testa inclinata o il corpo posizionato in atteggiamenti non idonei – spiega il medico – portano i genitori a sgridare i figli con frasi come “stai dritto, non ti sdraiare sul tavolo” e simili. In realtà queste situazioni possono esprimere un disagio a mettere a fuoco gli oggetti e quindi le posizioni “strane” assunte aiutano il piccolo a vedere meglio; a volte la difficoltà visiva cela un lieve strabismo ancora non individuato e il bambino fa come può per riuscire a vedere meglio. Così come strizzare gli occhi o rinunciare ad una partita a pallone per stare al computer potrebbero essere espressione di una miopia con difficoltà a vedere gli oggetti da lontano”.
Gli atteggiamenti assunti a scuola potrebbero quindi celare dei disturbi visivi. Un bambino poco attento o con difficoltà di lettura e apprendimento potrebbe essere ipermetrope, cioè manifestare difficoltà nella visione da vicino.
Per questi motivi sono sempre utili controlli periodici della vista, che potrebbero individuare insidie e difetti o altri disturbi come l’ambliopia, una patologia che se presa per tempo, da piccoli, può essere curata.
Quali sono i segni di un sospetto difetto visivo? Eccone alcuni:
- difficoltà nella lettura e nell’eseguire lavori al tavolo con frequenti errori e interruzioni;
- difficoltà a memorizzare;
- calo di attenzione e riduzione del tempo dedicato alla lettura e allo studio;
- bruciore e lacrimazione durante la lettura;
- cefalea dopo la scuola o dopo un periodo di studio;
- annebbiamenti visivi durante la visione o per alcuni istanti nella visione da lontano dopo la lettura;
- visione confusa da lontano e da vicino anche con la correzione ottica (occhiali).
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